Costituzione italiana: articolo 8
Perché
leggere la Costituzione italiana? E perché viene così spesso evocata
nei dibattiti politici e citata sulle pagine dei giornali, a volte senza
neanche essere ben conosciuta? Che cos'hanno di speciale i dodici
articoli con cui si apre? I principi e i diritti fondamentali che vi
sono enunciati sono viva realtà? Nel settantesimo anniversario della sua
nascita, una serie di brevi volumi illustra la straordinaria ricchezza
di motivi e implicazioni racchiusa nei principi fondamentali della
nostra Costituzione ricostruendone la genesi ideale, ripercorrendo le
tensioni del dibattito costituente, interrogandosi sulla loro effettiva
applicazione e attualità. Quando si parla di Stato laico si allude, in
termini generali, al mantenimento della distinzione tra sfera civile e
sfera religiosa. Una distinzione conquistata a fatica, ma che oggi può
considerarsi un dato acquisito nei paesi "occidentali". La storia ci
dice tuttavia che esistono vari modi di intendere il rapporto tra Stato e
fenomeno religioso, che risentono delle tradizioni politico-culturali
dei singoli paesi. In questo quadro, l'esperienza italiana presenta
tratti assolutamente peculiari. Il cammino percorso dall'Unità a oggi ha
avuto un andamento tutt'altro che rettilineo: dall'indirizzo fortemente
laico del periodo liberale alla svolta confessionista del fascismo, al
tentativo attuale - frenato, tra l'altro, dalla presenza della sede
storica della Chiesa cattolica - di arrivare a un'effettiva applicazione
dell'articolo 8 della Costituzione.