I bibliotecari sono a disposizione dell'utenza per ricerche bibliografiche sul catalogo
e per assistenza nell'uso delle risorse della Biblioteca digitale.
Il personale fornisce inoltre informazioni su tutti i servizi bibliotecari.

giovedì 31 marzo 2016

No Ordinary Disruption: The Four Global Forces Breaking All the Trends
Richard Dobbs

Our intuition on how the world works could well be wrong. We are surprised when new competitors burst on the scene, or businesses protected by large and deep moats find their defenses easily breached, or vast new markets are conjured from nothing. Trend lines resemble saw-tooth mountain ridges.
The world not only feels different. The data tell us it is different. Based on years of research by the directors of the McKinsey Global Institute, No Ordinary Disruption: The Four Forces Breaking all the Trends is a timely and important analysis of how we need to reset our intuition as a result of four forces colliding and transforming the global economy: the rise of emerging markets, the accelerating impact of technology on the natural forces of market competition, an aging world population, and accelerating flows of trade, capital and people.
Our intuitions formed during a uniquely benign period for the world economy—often termed the Great Moderation. Asset prices were rising, cost of capital was falling, labour and resources were abundant, and generation after generation was growing up more prosperous than their parents.
But the Great Moderation has gone. The cost of capital may rise. The price of everything from grain to steel may become more volatile. The world’s labor force could shrink. Individuals, particularly those with low job skills, are at risk of growing up poorer than their parents.
What sets No Ordinary Disruption apart is depth of analysis combined with lively writing informed by surprising, memorable insights that enable us to quickly grasp the disruptive forces at work. For evidence of the shift to emerging markets, consider the startling fact that, by 2025, a single regional city in China—Tianjin—will have a GDP equal to that of the Sweden, of that, in the decades ahead, half of the world’s economic growth will come
from 440 cities including Kumasi in Ghana or Santa Carina in Brazil that most executives today would be hard-pressed to locate on a map.

What we are now seeing is no ordinary disruption but the new facts of business life— facts that require executives and leaders at all levels to reset their operating assumptions and management intuition.

venerdì 18 marzo 2016

The Logic of Legal Requirements
Edited by Jordi Ferrer Beltrán and Giovanni Battista Ratti

When a legal rule requires us to drive on the right, notarize our wills, or refrain from selling bootleg liquor, how are we to describe and understand that requirement? In particular, how does the logical form of such a requirement relate to the logical form of other requirements, such as moral requirements, or the requirements of logic itself? When a general legal rule is applied or distinguished in a particular case, how can we describe that process in logical form? Such questions have come to preoccupy modern legal philosophy as its methodology, drawing on the philosophy of logic, becomes ever more sophisticated.
This collection gathers together some of the most prominent legal philosophers in the Anglo-American and civil law traditions to analyse the logical structure of legal norms. They focus on the issue of defeasibility, which has become a central concern for both logicians and legal philosophers in recent years.

The book is divided into four parts. The first section is devoted to unravelling the basic concepts related to legal defeasibility and the logical structure of legal norms, focusing on the idea that law, or its components, are liable to implicit exceptions, which cannot be specified before the law's application to particular cases. Part two aims to disentangle the main relations between the issue of legal defeasibility and the issue of legal interpretation, exploring the topic of defeasibility as a product of certain argumentative techniques in the law. Section 3 of the volume is dedicated to one of the most problematic issues in the history of jurisprudence: the connections between law and morality. Finally, section 4 of the volume is devoted to analysing the relationships between defeasibility and legal adjudication.
Environmental Law
Stuart Bell, Donald McGillivray, and Ole Pedersen

Trusted by generations of students and academics alike, Donald McGillivray and Ole Pedersen provide a welcome update of this leading environmental law textbook. The 8th edition continues to provide broad and comprehensive coverage of the key topics taught on most environmental law courses, explaining the subject in its social and political context and considering both UK and international perspectives.
Known for its clear structure and systematic approach, topics are considered by theme and by sector, allowing more experienced readers to explore the intricacies of the subject while also providing a logical introduction for those new to environmental law or without a legal background.

A clear and easy-to-understand writing style helps ensure readers are informed yet not overwhelmed, while useful diagrams and tables help to explain complex points. The new edition also features chapter summaries, information boxes, and self-test questions to help draw out key points and consolidate your learning in preparation for assessments and further research.

mercoledì 16 marzo 2016

AVVISO
Interruzione dei servizi del catalogo online per manutenzione

Si comunica che il catalogo online delle biblioteche dell'Università (www.opac.unipa.it) non sarà accessibile dalle ore 13:00 di mercoledì 16 marzo alle ore 11:00 circa di giovedì 17 marzo.
Il motivo dell'interruzione del servizio è dovuto ad attività di manutenzione e aggiornamento del sistema gestionale informatico. Non sarà quindi possibile effettuare, in questo arco di tempo, ricerche bibliografiche, prenotazioni, prestiti, rinnovi, aggiornamento delle tessere online e recupero delle credenziali di accesso.
Tutti i prestiti con data di scadenza prevista nelle giornate su indicate potranno essere restituiti giorno 18 marzo.

Ci scusiamo per il disagio.

giovedì 10 marzo 2016

Le invalidità processuali

 Marandola Antonella (a cura di) - UTET Giuridica, 2015
 
Anteprima del libro
L’opera affronta il fondamentale tema delle Invalidità processuali, sia sotto il profilo statico, sia dinamico. La trattazione esamina innanzitutto il modello nazionale, tra vecchio e nuovo sistema processuale, e la conciliabilità del binomio “modello europeo delle garanzie minime - regime delle invalidità”. Partendo dalla disamina dei profili statici, si spazia dalla nullità e il suo rapporto col principio di tassatività, all’inutilizzabilità, la decadenza, l’inammissibilità, l’abnormità, l’inefficacia, e infine l’errore materiale e la preclusione. La parte dinamica comprende l’analisi della categoria dell’invalidità nelle indagini preliminari, la dinamica delle invalidità nel giudizio cautelare, le patologie nei riti speciali, le invalidità nel dibattimento, le invalidità nel giudizio d’appello, le invalidità nel giudizio di cassazione e le invalidità nel giudizio di rinvio. Il volume è il frutto delle riflessioni e della esperienza professionale di docenti, avvocati e magistrati che offrono un quadro d’insieme completo e approfondito della tematica, soffermandosi sugli aspetti di maggiore complessità nella pratica processuale.

Deposizione della vittima e giustizia penale. Una lettura del sistema italiano alla luce del quadro europeo

Michele Simonato - CEDAM, 2014
Diritto processuale penale


 Il “Diritto processuale penale” di Mario Chiavario, che da tempo si segnala come testo tra i più apprezzati per una illustrazione chiara e rigorosa della materia a livello universitario (non senza essenziali cenni comparatistici), è venuto sempre più a costituire anche il supporto ideale per un’adeguata preparazione a prove post-laurea, come il concorso per l’ingresso in magistratura o l’esame per l’accesso alla professione forense, nonché per l’integrazione delle conoscenze acquisite da parte di magistrati ed avvocati. Tali caratteristiche si sono accentuate e affinate nei 42 capitoli della sesta edizione (2015), soprattutto grazie ad un copioso arricchimento dei richiami giurisprudenziali, con abbondanti riferimenti, oltre che alle pronunce della Corte costituzionale e della Corte di cassazione (a sezioni unite e a sezione semplice), a quelle della Corte europea dei diritti umani e della Corte di giustizia dell’Unione europea. Correlativamente, affinché l‘arricchimento non si traducesse in pesante aggravio per la consultazione , al già collaudato accorgimento grafico dell’impiego di due diverse dimensioni del carattere del testo (rispettivamente per le informazioni di base e per gli approfondimenti) si è affiancato l‘inserimento di note a piè di pagina, destinate, tra l‘altro, a fornire, per un’eventuale consultazione, gi estremi delle pronunce di volta in volta richiamate.


Procedura penale. Teoria e pratica del processo (Tomi 1, 2, 3, 4) 

Giorgio Spangher - Utet Giuridica, 2015

A distanza di 25 anni dall'entrata in vigore del nuovo codice, il Trattato vuole fare il punto del processo penale a seguito delle modifiche normative e degli orientamenti giurisprudenziali. L'analisi si basa su un inquadramento sistematico dei vari istituti, unitamente all'analisi degli orientamenti "pratici" del diritto vivente, attraverso una lettura plurilivello che consente approfondimenti su più piani, anche evidenziati graficamente. Un significativo dato di originalità dell'opera è sicuramente costituito dai riferimenti alla disciplina 
 convenzionale e comunitaria e alla giurisprudenza sovranazionale delle Corti europee di Strasburgo e di Lussemburgo.

Procedura penale

Alfredo Gaito - IPSOA, 2015
 
Aggiornato con il d.lgs. 16 marzo 2015, n. 28 (Non punibilità per particolare tenuità del fatto) e con la Riforma in materia di misure cautelari personali. La seconda edizione del volume affronta tutti gli aspetti relativi alla procedura penale, analizzandoli dal punto di vista pratico e più idoneo per il professionista: giurisdizione e competenza; soggetti (giudice, imputato, P.M. e difensore); prove; misure cautelari e fase delle indagini preliminari (notizia di reato, indagini della polizia giudiziaria, attività di indagine del p.m., investigazioni difensive, incidente probatorio); udienza preliminare; dibattimento; decisione; procedimenti speciali; impugnazioni; rapporti giurisdizionali con le autorità straniere (estradizione, mandato di arresto europeo, rogatorie internazionali). > scarica il capitolo "Atti del Giudice e atti delle parti" Assumono rilievo anche gli aspetti riguardanti il regime penitenziario (carcerario e alternativo), il procedimento di prevenzione, il procedimento a carico dei minorenni e quello a carico degli enti. Particolare attenzione è dedicata alla gestione del rapporto avvocato/cliente: contratto tra avvocato e cliente, compenso professionale, patrocinio a spese dello Stato, recupero dei crediti.
Il nuovo volto della giustizia penale 

 Il presente volume affronta l’intervento di depenalizzazione in concreto e di deflazione processuale realizzato mediante l’istituto della «non punibilità per particolare tenuità del fatto», previsto dal d.lgs. 16 marzo 2015, n. 28. In un’ottica attenta alle modalità prescelte per l’attuazione di diritti fondamentali, l’opera analizza, inoltre, i risvolti sottesi alla nuova disciplina della difesa d’ufficio contenuta nel d.lgs. 30 gennaio 2015, n. 6, e l’impatto derivante dall’introduzione dell’ordine di protezione europeo per effetto del d.lgs. 11 febbraio 2015, n. 9. Il volume si conclude con l’approfondita disamina di luci e ombre proiettate sul sistema dalle modifiche apportate alla disciplina delle misure cautelari dalla l. 16 aprile 2015, n. 47, e con l’analisi delle ricadute prodotte da tale ultimo provvedimento e dalla l. 23 febbraio 2015, n. 19, sull’ordinamento penitenziario


Codice penale commentato (tomi 1, 2, 3)
Giunta alla quarta edizione, l'Opera (3 volumi + cofanetto) offre il commento articolo per articolo del Codice penale, di alcuni tra i più importanti provvedimenti complementari (L. 75/1958 - Prostituzione; L. 194/1978 - Interruzione della gravidanza; d.p.r. 309/1990 - T.U. sugli stupefacenti; d.lgs. 274/2000 - Giudice penale di pace -D.Lgs. n. 286/1998 - T.U. immigrazione) e dei reati societari (artt. 2621-2642 c.c.). In questa edizione sono commentati per la prima volta il D.Lgs. n. 285/1992 - Nuovo codice della strada e il D.Lgs. n. 152/2006 - T.U. ambientale.
Il commento è altresì aggiornato a:
- D.Lgs. n. 39/2014 'antipedofilia'
- Legge n. 186/2014 'autoriciclaggio'
- Legge n. 43/2015 di conversione del d.l. n. 7/2015, 'antiterrorismo'
- Legge n. 68/2015 'delitti contro l'ambiente”
- Legge n. 69/2015 'falso in bilancio'
PIANO DELL’OPERA
- Costituzione
- Disposizioni sulla legge in generale - R.D. 16.3.1942, n. 262
- Codice penale
- Disposizioni di coordinamento e transitorie
Leggi complementari
- Articoli 2621-2642 Codice Civile - Disposizioni penali in materia di società e consorzi
- Legge 20 febbraio 1958, n. 75 - Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui
- Legge 22 maggio 1978, n. 194 - Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza
- D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 - Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza
- D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice della strada
- D.Lgs. 27 luglio 1998, n. 286 - Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.
- D.Lgs. 28 agosto 2000, n. 274 - Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell’art. 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468
- D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - Norme in materia ambientale
- Indice analitico-alfabetico

Diritto e genere. Analisi interdisciplinare e comparata 



 E' la seconda edizione con appendice di aggiornamento del volume pubblicato nel 2014. Il volume si inscrive nell’ambito degli studi di “genere”, secondo il metodo di analisi che focalizza i ruoli sociali inerenti coloro che appartengono al sesso maschile e a quello femminile, portando alla luce le pratiche sociali, spesso implicite, che nascondono relazioni di potere asimmetriche fra loro. L’aggiornamento si incentra: sulla riforma del del jobs act in materia di lavoro e l’impatto di genere sull’assetto delle tutele; sulla cittadinanza di genere; sulle unioni civili in attesa della legge; sull’evoluzione del quadro normativo in materia di procreazione medicalmente assistita (sentenza della Corte costituzionale 162/2014 e oltre) ed infine sulle legislazioni a contrasto della violenza maschile contro le donne e autodeterminazione femminile.


Contro le elezioni: Perché votare non è più democratico

Anteprima del libro
David van Reybrouck - Feltrinelli Editore, 2015
 
Che la democrazia sia in crisi è ormai un luogo comune del dibattito politico in Occidente. In tutta Europa, i cittadini votano sempre meno, sono sempre più inclini a prestare fede a retoriche populiste, non credono più nella classe politica. Che fare? In molti si sono posti questo interrogativo, ma in pochi hanno risposto con una proposta altrettanto radicale e sorprendente di quella di David van Reybrouck: abolire le elezioni, non scegliere più con il meccanismo elettorale i componenti del Parlamento. E affidarsi al sorteggio per determinare chi ha la responsabilità di scrivere le leggi dello stato. Se ci sembra inconcepibile un simile scenario, sostiene van Reybrouck, è perché abbiamo un’idea sbagliata della funzione e dei vantaggi delle elezioni come metodo di selezione della classe dirigente: per molti di noi le libere elezioni a suffragio universale sono sinonimo di democrazia, e solo i regimi totalitari le hanno abolite. Ma la storia dell’affermarsi delle elezioni nei sistemi politici europei è molto meno lineare e contiene diverse sorprese. Cosa significa per una società contemporanea fare a meno delle elezioni? Come potrebbero essere prese le decisioni politiche? Da chi? Con quali regole e garanzie? E perché sorteggiare i parlamentari più o meno come si fa con le giurie popolari nei tribunali potrebbe dare risultati migliori di quelli attuali? Van Reybrouck porta alla luce un dibattito sui pregi e i difetti della democrazia partecipativa in corso da tempo nelle università, e offre al lettore una serie di idee nuove, esperienze pratiche, tentativi concreti di nuovi modelli di governance. Un libro che apre la mente, toglie molta polvere e ragnatele dal dibattito sulla crisi della democrazia, fa strage di luoghi comuni e retoriche consolidate, per andare al nocciolo di un problema attualissimo, che potrebbe avere una soluzione radicale e inaspettata

mercoledì 9 marzo 2016

Principi di diritto amministrativo: Seconda edizione

Giampaolo Rossi - G Giappichelli Editore 2015
 
 
Diritto amministrativo. Quarta edizione

Franco Gaetano Scoca Giappichelli, 2015

La dignità umana dopo la «carta di Nizza». Un'analisi concettuale

Barbara Malvestiti - Orthotes, 2015

Le meraviglie dei Musei Vaticani

Gianfranco Ravasi - Edizioni Mondadori, 2014 

Anteprima del libro
«Una vera e propria oasi di bellezza e di luce che emoziona tutti coloro che vi si accostano provenendo da ogni regione della terra»: sono i Musei Vaticani, uno scrigno di inestimabili tesori artistici nello Stato più piccolo del mondo. A condurci in questa ideale visita tra le sterminate collezioni e gli splendidi edifici che le ospitano, frutto del mecenatismo di vari pontefici, è un accompagnatore d'eccezione: il cardinale Gianfranco Ravasi. La sua non vuole essere una guida minuziosa e sistematica o una trattazione storico-critica, ma la condivisione di «un itinerario narrativo personale» animato dallo stupore, arricchito di affascinanti suggestioni culturali e curiosi aneddoti. In queste sale, dove si incontrano «bellezza e verità, estetica e trascendenza, immagine e mistero, realtà e simbolo», confluiscono come in un immenso oceano innumerevoli fiumi. Dalle lontananze misteriose dell'arte egizia alle grandi sculture dell'antichità classica, come il Laocoonte, dai sarcofagi etruschi a quelli romani e paleocristiani, alle originali testimonianze di terre e civiltà remote, come un insolito crocifisso eschimese, una singolare statua precolombiana del «serpente piumato», il dio Quetzalcóatl, o una piroga cerimoniale di un'isola delle Salomone. Si arriva così al cuore delle raccolte, rappresentato dalla Pinacoteca Vaticana e da quella «sequenza di vere e proprie epifanie di arte e fede» che sono gli appartamenti papali e le cappelle. Qui dominano i giganti della pittura italiana: dal Giotto del Trittico Stefaneschi al Caravaggio della drammatica Deposizione, passando per i maestri del Rinascimento, il Raffaello della Scuola di Atene e di altri capolavori, il Leonardo del San Girolamo, una tavola dalle vicende rocambolesche, il Michelangelo degli affreschi sublimi, insieme ad altre figure di primo piano, come Pinturicchio, Botticelli, Beato Angelico, Ghirlandaio, Perugino. Sorprendente è anche la Collezione di Arte Contemporanea: da Van Gogh, autore di una struggente Pietà, a Matisse, con i progetti per la decorazione della Cappella del Rosario di Vence, un'opera legata a un'intensa corrispondenza spirituale del pittore con una suora; da Manzù, con la sua mistica Cappella della Pace, all'inconfondibile Chagall, con la delicata poesia del suo Cristo e il pittore. Dopo aver attraversato e fatto dialogare tra loro epoche, continenti, culture, fedi, stili, il percorso giunge alla sua ultima tappa, davanti al Giudizio Universale, nella Cappella Sistina, dove «si approda alla fine e al fine del mondo e della storia». La solenne e folgorante conclusione di un viaggio contrassegnato, come afferma l'autore citando dei versi di Mario Luzi, da «immagini irrevocabili per intensità e bellezza», accomunate da quella tensione «all'Oltre e all'Altro», da quella vocazione a esprimere l'Invisibile che sono la sostanza stessa dell'arte.

Manuale di diritto agrario comunitario

Alberto Germanò, Eva Rook Basile - Giappichelli, 2014
 
 

I partiti politici

Donatella Della Porta - Il Mulino, 2015  
 
Attori fondamentali delle democrazie rappresentative, i partiti politici hanno vissuto trasformazioni importanti negli ultimi anni, per quanto riguarda sia la struttura organizzativa sia il funzionamento; trasformazioni che hanno finito per metterne in discussione il ruolo stesso. In questa utile introduzione basata su una ampia varietà di dati tratti da analisi empiriche recenti, l'autrice sottopone i partiti a una sorta di check-up in riferimento a una costellazione di problemi: burocratizzazione, rappresentatività, mediatizzazione, costruzione 
 delle identità collettive.

Lo stato nell'antica Roma

Giuseppe Valditara - Rubbettino, 2008
 

 
I nuovi orizzonti della responsabilità contrattuale


Luca Nivarra - Giappichelli, 2015

 

Lezioni di procedura penale

Gilberto Lozzi - Giappichelli, 2015 
 
"Nella premessa delle precedenti edizioni rilevavo che le continue modifiche al codice di procedura penale apportate dal legislatore, spesso in modo disordinato e incoerente, rendono sempre più difficile una trattazione lineare del nostro sistema processuale penale, nonché l'enunciazione di princìpi che ne dovrebbero costituire il fondamento. Le varie riforme ispirate ad esigenze diverse e tra di loro contrastanti, si osservava, fanno sì che il nostro codice torni ad essere, come era avvenuto con il Codice Rocco, un vestito di Arlecchino con toppe multicolore. Queste parole sono ancora attuali. Anzi, la situazione è peggiorata dal momento che non solo è continuata, ma si è incrementata la prassi legislativa di riforme parziali, incoerenti e palesemente contrastanti con princìpi costituzionali. L'incoerenza del sistema processuale vigente risulta, altresì, dal fatto che persino una riforma apprezzabile, quale la previsione nell'art. III comma 4 Cost. del contraddittorio nel momento di formazione della prova (principio fondamentale per una corretta assunzione della prova narrativa) è sostanzialmente sminuita dall'assoluta impossibilità di rispettare la continuità del dibattimento, il che vanifica in gran parte gli effetti principali del predetto contraddittorio. La necessità di una riforma organica del sistema processuale penale appare, quindi, evidente." (Dalla Premessa).
Le prove deboli nel processo penale


Gustavo Pansini - Giappichelli, 2015

 Dopo avere individuato e ricostruito la disciplina normativa della valutazione della prova indiziaria, attingendo soprattutto alla regola dettata per la chiamata in correità, l’A. esamina le varie prove che, per una delle possibili ragioni, individua come prove deboli. L’analisi parte da quelle prove che indica come specificamente regolate dal legislatore (la prova per indizi e la chiamata in correità, con specifico e diffuso riferimento alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia); quelle per le quali è dato ricostruire dalla disciplina normativa la loro natura di prova indiziaria (testimonianza indiretta, ricognizioni di persone o di cose); quelle per le quali la tipologia di svolgimento e di indagine ne evidenziano eguale natura (intercettazioni di conversazioni, prova scientifica); quelle, infine, che necessitano l’approccio tipico della prova indiziaria (dichiarazioni del minore e della persona offesa), ricostruendo, di conseguenza, l’obbligo per il giudice di applicare a tutte le prove deboli la disciplina della prova indiziaria, in particolare individuando certezza dell’indizio, pluralità degli indizi e loro convergenza.

Considerazioni sul processo 'criminale' italiano

Giorgio Spangher - G Giappichelli Editore, 2015
 
Anteprima del libro
Il titolo del presente lavoro richiede, forse, impone qualche precisazione. In primo luogo, riecheggiando il titolo del libro di Francesco Mario Pagano "Considerazioni sul processo criminale", si intende rendere un - sentito omaggio a questo pensatore e giurista che, in un contesto difficile e con sacrificio personale, fece del garantismo processuale il suo credo. In secondo luogo, il riferimento alla natura "criminale" del processo penale italiano sottende l'idea che il nostro sistema processuale conserva - al di là delle affermazioni di facciata e pur con il dovuto riconoscimento di tutti i progressi intervenuti - il marchio genetico dell'inquisitorietà (una impronta culturalmente inquisitoria). Ogni Stato, Paese, Comunità si dota di un processo penale per sanzionare i comportamenti ritenuti illeciti / contrari alla legge. Tuttavia, non esiste "un processo penale"; esiste una pluralità di procedimenti penali che appartengono alla storia di ogni singolo Paese. In questo quadro è noto che si confrontano - con molte mediazioni e varietà di composizione dei diversi elementi - i tradizionali modelli inquisitori ed accusatori, che, tuttavia, pur nella varietà delle soluzioni, conservano alcuni fondamentali tratti genetici. Sotto questo profilo, il processo penale inevitabilmente s'inserisce nella storia di un Paese e nelle sue tradizioni ordinamentali e culturali. Da questa prospettiva, restano significative le differenti origini dei modelli anglosassoni e di quelli continentali.