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lunedì 10 gennaio 2011

Passare la mano.
Memorie di una donna dal Novecento incompiuto
Paola Gaiotti De Biase





Questo libro racconta vita, sentimenti, impegni, ricerche di una donna del Novecento, che ha vissuto fino in fondo il mutamento della figura femminile, e il novum di una società democratica con l’avvento delle libertà e delle responsabilità politiche.
La ricostruzione della memoria personale, che è altro dalla storia, nell’intreccio esistenziale fra storia politica e storia religiosa, storia sociale e storia della cultura, fra occasioni raccolte e occasioni mancate, coerenze fortunate e coerenze sconfitte, vuole qui essere l’ultimo contributo possibile ad un futuro che ormai è nelle mani di altre generazioni: un invito insieme alla fedeltà alla Repubblica, nella coscienza della sua storia, nel segno dell’etica civile e delle solidarietà collettive, e al recupero della speranza, risorsa e ricchezza insostituibile per il nostro paese nella crisi profonda che l’attraversa.
Il santo moro:
i processi di canonizzazione di Benedetto da Palermo (1594-1807)
Giovanna Fiume

Anteprima del libro




Mariti e pidocchi.
Storia di un processo e di un aceto miracoloso
Autore Fiume Giovanna




Come uccidere mariti con una lozione per pidocchi? Una storia vera e spietata. Una riflessione più che mai attuale sulla fragilità della famiglia nucleare. Nella Palermo di fine Settecento, Giovanna Bonanno, una vecchia vedova e mendicante, conosciuta come "la vecchia dell'aceto", vende la sua acqua miracolosa ad alcune donne desiderose di disfarsi dei mariti, una strana forma di divorzio non consensuale, interpretato come magia o stregoneria e largamente tollerato dalla società circostante. La pozione, a base di arsenico, è fabbricata da un onesto "aromatario" per ammazzare i pidocchi, ma Giovanna ne scopre un uso ben diverso e lo pubblicizza per sbarcare il lunario come un rimedio magico, un "arcano liquore", miracoloso risolutore di situazioni coniugali difficili. Una storia a forte protagonismo femminile, dove uomini e donne del popolo minuto raccontano la loro vita sessuale e coniugale con le parole che un cancelliere di tribunale verbalizzò più di duecento anni fa e che l'autrice ricostruisce attraverso l'incartamento giudiziario.

lunedì 3 gennaio 2011

L' agonia del potere
Baudrillard Jean



Nel novembre del 2005 Jean Baudrillard è a Madrid per ritirare la Medaglia d'Oro conferitagli dal prestigioso Círculo de Bellas Artes. Per l'occasione, che giunge pochi mesi prima della sua morte, tiene due conferenze. Qui, con il suo proverbiale incedere aforistico, il più sfuggente intellettuale contemporaneo torna sui temi cari alla sua riflessione recente: l'egemonia, l'immagine, la fine della distanza, la sparizione. Un pensiero estremo che inchioda l'Occidente all'inevitabile inveramento del proprio Nulla.
Frammentazione e ricomposizione nel welfare italiano. I servizi sociosanitari visti dal di dentro e dal di fuori
Giangreco Giombattista


Simbiosi mortale.
Neoliberalismo e politica penale
Wacquant Loïc



Saggi di welfare.
Qualità delle relazioni e servizi sociali
Folgheraiter Fabio



Attaccato da destra e difeso timidamente da sinistra, il nostro caro e vecchio welfare, orgogliosamente votato a proteggerci da tutti i nostri affanni, sta vivendo ora esso stesso un grave disagio. Per decenni i pensatori progressisti hanno sovrastimato ingenuamente la vera forza dei servizi sociali, attribuendo un ruolo abnorme alle tecniche cliniche. I pensatori liberisti, al contrario, li considerano soprattutto un peso per la finanza pubblica e teorizzano l'insidiosa strada dei mercati assistenziali. Entrambe le prospettive offrono soluzioni poco sagge, talora ingestibili, mentre i servizi sociali continuano a soffrire. In questo libro, gli scritti di Fabio Folgheraiter offrono una diversa e più profonda visione. Essa risalta la «saggezza» delle molteplici componenti del sistema di welfare: quelle dei teorici, dei decisori politici, dei manager dei servizi, dei professionisti sul campo, degli utenti e dei familiari, dei cittadini motivati. Il benessere (welfare) non si produce freddamente nelle catene di montaggio del welfare formale (nel cosiddetto «sistema integrato di servizi sociali») ma emerge dalla premura, dalla razionalità e dalle buone motivazioni delle diverse «personalità», professionali e non, emotivamente coinvolte nella «magica» impresa della sua costruzione. Il welfare è qualità delle relazioni umane che si sforzano di ricercarlo e farlo crescere.
'Ndrangheta padana
Ciconte Enzo



Omertà, pizzo, infiltrazioni mafiose nel mondo della politica e dell'impresa, summit mafiosi... parole e concetti che rimandano istintivamente al Sud. Eppure la mafia, e in particolar modo la 'ndrangheta, non è un problema unicamente meridionale. La 'ndrangheta è l'unica organizzazione criminale ad avere due sedi, Reggio Calabria e Milano. La "Padania" è da decenni teatro di loschi affari e di intrecci ancor più sporchi e, nonostante se ne parli ormai da tempo, politici e amministratori locali, con lodevoli eccezioni, fingono di non vedere o negano spudoratamente l'evidenza. Gli 'ndranghetisti hanno il controllo di una parte del territorio, hanno molti soldi e li prestano a usura, si sono impossessati di case, alberghi, bar, ristoranti, pizzerie, supermercati, imprese, sono presenti nei grandi appalti dell'Alta velocità e hanno lambito quelli dell'Expo. È la mafia dei colletti bianchi, degli uomini cerniera, degli insospettabili, degli uomini invisibili. L'autore getta una luce su questa realtà finora sommersa, fa nomi e cognomi di politici, imprenditori, professionisti legati a doppio filo alla 'ndrangheta e che pure continuano a occupare posti di prestigio e di potere in Lombardia e in tutto il Nord.
Welfare locale e piani di zona.
Modelli, interventi di comunità e buone prassi
Autore Serio M. Lucia

Novara Cinzia
Milio Anna




Sistemi comparati di welfare
Sibilla Marinella



La società all'interno della quale il singolo individuo è inserito mostra caratteristiche particolari che orientano, determinano e vincolano non solo le azioni individuali ma anche l'agire collettivo: è la società anomica, del rischio, la modernità liquida a influenzare la stessa azione dei policy makers. La comunità locale oggi più che mai deve confrontarsi con la realtà globale: l'implementazione delle politiche sociali deve realizzarsi in prospettiva "glocale" in grado cioè di salvaguardare le specificità locali e di considerare allo stesso tempo le caratteristiche globali. La cittadinanza che ne deriva, pertanto, non è più solo quella nazionale ma anche europea e cosmopolita: essa non può essere fondata solo sull'identità nazionale di un popolo ma deve essere incentrata, secondo il monito "habermasiano", sulla partecipazione oltre che sull'appartenenza. Per poter realizzare ciò occorre pianificare seguendo queste logiche d'oltre confine: il punto di partenza è rappresentato proprio dagli stessi documenti e strumenti operativi di cui dispone l'Unione Europea. La comparazione tra i molteplici modelli di welfare esistenti nei diversi stati, da un lato sarà funzionale al graduale passaggio dal deficit model all'empowering model e dall'altro mostrerà quanto veritiero possa essere, soprattutto dopo l'allargamento ad est, il motto europeo: "unità nella diversità".
Punire i poveri.
Il nuovo governo dell'insicurezza sociale
Wacquant Loïc



La svolta punitiva delle politiche penali negli ultimi decenni non deriva dal semplice adagio "delitto e castigo". Annuncia l'introduzione di un nuovo governo dell'"insicurezza sociale" che tende a plasmare i comportamenti degli uomini e delle donne preda delle turbolenze della deregulation economica e della conversione dell'assistenza sociale in trampolino del lavoro precario. All'interno di questo dispositivo "liberale-paternalista" polizia e prigione ritrovano la loro funzione originaria: piegare le popolazioni e i territori insubordinati all'ordine economico e morale emergente. Questa politica della precarietà nasce negli Stati Uniti ed è qui che viene portato il lettore, alla ricerca delle origini di questo Stato carcerario.
Terzo settore e partnership sociali.
Nuove pratiche di welfare sussidiario
Boccaccin Lucia



Il volume analizza lo studio delle partnership sociali promosse da soggetti di terzo settore: esse rappresentano interessanti modalità emergenti nelle configurazioni organizzative che offrono risposte ai bisogni sociali attraverso l'erogazione di interventi e servizi alla persona. Le partnership, connettendo attori pubblici, privati e di terzo settore in un'azione congiunta che non sarebbe realizzabile dai singoli stakeholder, consentono di dare una risposta alla complessità della domanda sociale imperniata su prestazioni altrettanto bilanciate sotto il profilo della complessità relazionale. La costituzione di partnership sociali può essere l'avvio di un processo virtuoso che conduce alla realizzazione di buone pratiche nei servizi: in tale processo, i soggetti di terzo settore possono svolgere un ruolo cruciale. Dall'analisi emerge che le forme mature di terzo settore sono quelle in grado di instaurare relazioni stabili e collaborative con altri partner sociali, accettando di cimentarsi con linguaggi, modi di agire e codici simbolici diversi dai propri, per reggere la sfida della complessità e, quando possibile, trasformarla in risorsa per i contesti sociali di appartenenza.
Welfare society:
dal paternalismo di stato

alla sussidiarietà orizzontale
Flavio Felice



Foundations of mixed methods research: integrating quantitative and ...
Charles Teddlie,Abbas Tashakkori

Anteprima


Foundations of Mixed Methods Research is the first comprehensive textbook on using mixed methods in the social sciences, written by two leading names in the field. Mixed methodology (combining quantitative and qualitative approaches) has become an increasingly popular way of both researching and teaching methodology across the social sciences, and students across these fields are expected to be proficient in both quantitative and qualitative techniques. This text begins with an introduction to and overview of the development of mixed methodology, and then takes students through all aspects of working with mixed methods from research design and data collection through to analysis and conclusions.
Models for Social Networks With Statistical Applications
Suraj Bandyopadhyay, A. R. Rao, Bikas K. Sinha

Anteprima


Written by a sociologist, a graph theorist, and a statistician, this title provides social network analysts and students with a solid statistical foundation from which to analyze network data. Clearly demonstrates how graph-theoretic and statistical techniques can be employed to study some important parameters of global social networks. The authors uses real life village-level social networks to illustrate the practicalities, potentials, and constraints of social network analysis ("SNA"). They also offer relevant sampling and inferential aspects of the techniques while dealing with potentially large networks.

Key Features

•Reviews SNA concepts and basic parameters
•Includes a chapter devoted to graphs providing exploring many graph-theoretic features of SNA
•Longitudinal intra-village study of day to day helping and cooperating behaviors to demonstrate the analysis of network data using statistical applications

Intended Audience

This supplemental text is ideal for a variety of graduate and doctoral level courses in social network analysis in the social, behavioral, and health sciences
Catholic schools and the common good
Anthony S. Bryk, Valerie E. Lee, Peter B. Holland



The authors examine a broad range of Catholic high schools to determine whether or not students are better educated in these schools than they are in public schools. They find that the Catholic schools do have an independent effect on achievement, especially in reducing disparities between disadvantaged and privileged students. The Catholic school of today, they show, is informed by a vision, similar to that of John Dewey, of the school as a community committed to democratic education and the common good of all students.
We the People
Transformations
Bruce A. Ackerman



Diversité culturelle et droits de l'homme:
L'émergence de la problématique des minorités dans le droit de la convention européenne des droits de ...
Julie Ringelheim




La diversité culturelle croissante des sociétés européennes et les tensions qu'elle engendre sont au cœur d'importants débats contemporains. Dans le champ juridique, ces débats se cristallisent autour de la notion de protection des minorités ethniques, religieuses ou linguistiques. Ce livre propose une analyse de la contribution de la Convention européenne des droits de l'homme à la protection de ces minorités. La Convention ne contient pas de disposition spécifique relative aux droits des personnes appartenant à des minorités. L'ouvrage montre cependant, à travers un examen critique de la jurisprudence de la Cour européenne des droits de l'homme, comment les droits individuels classiques, garantis par la Convention, permettent d'assurer le respect et la protection des identités minoritaires. Encore faut-il que ces droits soient interprétés de manière dynamique, à la lumière des principes sur lesquels la Convention se fonde, à savoir les notions de liberté, d'égalité et de société démocratique. La délicate question des limites du respect dû aux spécificités culturelles est également abordée. Pour éclairer les problèmes théoriques soulevés par la jurisprudence de la Cour, l'analyse prend en compte les débats menés en philosophie politique sur le thème du multiculturalisme et de la conciliation des différences dans une société démocratique.
A Grammar of the Common Good:
Speaking of Globalisation
Patrick Riordan


Patrick Riordan's timely study analyzes the concept of the common good in light of recent heightened interest in globalization.Globalization: the catch-all term used to refer to a complex reality whereby humanity faces global challenges to do with a shared environment - global warming, a global economic order in the absence of significant global governance, international institutions which lack independence from the member states which comprise them, and the possibility of violence, whether using a car- or plane-bomb or nuclear weapons, in the name of whatever cause. Such realities raise major questions about the intellectual and moral resources available to humanity to deal with the challenges posed, and the topic of the common good has enjoyed an explosion of interest recently in various disciplines and in different areas of life.Patrick Riordan's timely study analyzes the concept of the common good as it is used in debates within political philosophy, economics, theology and most recently globalization, clarifying distinctions in definition and offering clarity and precision for a common language appropriate to debates on globalization.In recent years the study of the nature and function of religion with respect to politics has seen enormous changes. This important series provides a range of books devoted to furthering this study, and aimed at those studying and researching in this area across both disciplines.Titles in this series look specifically at the relationship between religion and political culture. Drawing upon a broad range of religious perspectives the series is open for studies of historical as well as current phenomena in political culture. It seeks not only to inform but to provoke debate at a time when religion is gaining increasing prominence in the public realm.
Los derechos humanos:
la utopía de los excluidos
Miguel Ángel Ramiro Avilés
Patricia Cuenca Gómez




El espíritu utópico está presente en las reivindicaciones pasadas, actuales y futuras de extensión de los derechos humanos a colectivos que tradicionalmente han sido excluidos y que, por tanto, no han disfrutado de los derechos básicos y no han participado activamente en el proceso de determinación del gobierno de la sociedad, careciendo de representatividad política. Los trabajos que componen este libro subrayan el carácter emancipador que comparten los derechos humanos y el pensamiento utópico.
State, Power, Crime
Roy Coleman, David Whyte, Steve Tombs




Featuring contributions by many of the leading scholars in the field, this seminal text explores the key themes and debates on state power today, in relation to crime and social order. It critically evaluates a range of substantive areas of criminological concern, including terrorism, surveillance, violence, and the media.
Young people, risk and leisure:
constructing identities in everyday life
Wendy Mitchell, Robin Bunton, Eileen Green



Social theorists have claimed that modern life, being increasingly risky and uncertain, is profoundly affecting experiences of everyday life and our sense of self. Drawing upon empirical and theoretical work on young people's risk taking and leisure, this book examines such claims in detail. Various authors apply and respond to notions of "risk society" by grounding such ideas in specific perceptions of risk and practices of risk management, revealing the complexity of risk and its social and gender specific nature.
L' ordine del discorso economico.
Linguaggio delle ricchezze e pratiche di governo in Michel Foucault
Autore Zanini Adelino



Nella sua vastissima opera, Michel Foucault ha dialogato in momenti diversi con il sapere economico. Considerato dapprima nell'ambito della nascita delle scienze umane, esso ha costituito in seguito un costante punto di riferimento: E' vero, spesso solo in negativo: in polemica con la concezione tradizionale del marxismo, infatti, Foucault ha proposto un'interpretazione del potere che non era affatto determinata dai rapporti economici, perché le grandi questioni occidentali - pazzia, sessualità, penalità - erano interrogabili secondo una griglia problematica molto più complessa. D'altra parte, l'emergere sempre più definito del rapporto tra biopolitica e governamentalità ha condotto il filosofo francese ad un'analisi rinnovata e quindi ad un nuovo confronto con le tematiche economiche. Il lavoro di Adelino Zanini, professore di Storia del pensiero economico all'Università di Ancona, segue passo passo la ricerca di Foucault, offrendo, per la prima volta, un quadro d'insieme sinora assente nella letteratura foucaultiana, il quale, muovendo da Le parole e le cose, giunge sino ai Corsi della fine degli anni Settanta.
Il tipo criminale.
Una critica al «delinquente-nato» di Cesare Lombroso
Tarde Gabriel





Pubblicato nel 1885, "Il tipo criminale" è una lucida critica alla teoria del delinquentenato di Cesare Lombroso. Punto di passaggio imprescindibile non solo per gli studi criminologici, il testo di Tarde sembra conservare anche una sua straordinaria modernità per l'impostazione epistemologica e le suggestioni politiche che ci consegna: qual è il ruolo della scienza di fronte al problema criminalità? Quali i metodi con cui lo affronta? Quali le sue ricadute sulle politiche pubbliche? Il processo di criminalizzazione dello straniero nelle nostre società globali, ad esempio, sembra riproporre, per alcuni versi, la questione del "tipo criminale" al centro del dibattito sociologico italo-francese di fine Ottocento. Per i suoi studi empirici e la teoria che ne trasse, ancora oggi Lombroso è considerato il precursore delle ricerche neuroscientifiche sulla criminalità. Il filo rosso che lega il positivismo lombrosiano alle neuroscienze, infatti, è la possibilità di "guardare dentro il cervello", muovendo dal presupposto che vi sia una qualche differenza "biologica" tra il criminale e il non criminale. In questo lavoro, contrapponendo al delinquente-nato il tipo professionale o sociale del criminale, Tarde non solo critica il metodo positivista della scuola lombrosiana, ma pone anche le basi per una teoria "sociale" del crimine.
Europa 2.0
Prospettive ed evoluzioni del sogno europeo
a cura di Nicola Vallinoto e Simone Vannuccini



Scopo di questo libro è di offrire un panorama più ampio possibile delle diverse riflessioni, dei sogni, delle aspettative e delle visioni che sono maturate all'interno dei movimenti della società civile attorno alla costruzione dell'Unione europea. Nel mondo globalizzato, complesso e "liquido" in cui viviamo oggi, la prospettiva politica che forse può tenerle assieme è offerta dalla teoria federalista, che si propone di creare la cornice istituzionale all'interno della quale ogni idea innovativa, ogni piccolo "sogno europeo", potrà esprimersi liberamente e in tutta la sua creatività, godendo delle opportunità offerte da uno spazio pubblico di dimensioni continentali da riempire di contenuti partecipativi, sociali, ecologici. I cittadini europei si trovano di fronte a una scelta: da un lato, la chiusura identitaria e nazionalista che porta alla inevitabile decadenza della civiltà europea; dall'altro, l'apertura cosmopolita e federalista che conduce al progetto di un'Europa "libera e unita" indicata nel Manifesto di Ventotene. Così come l'avvento dei blog, del web partecipato e dei social networks ha rivoluzionato la realtà e la stessa struttura di Internet - tanto da far parlare di un Web 2.0 -, allo stesso modo una rinnovata partecipazione dei cittadini e dei movimenti alla costruzione europea può rilanciare su nuove basi quel progetto di pace che è stata l'integrazione economica e politica del Vecchio continente.