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giovedì 31 maggio 2012


Legal Reasoning:
the Methods of Balancing: Proceedings of the Special
Workshop Held at the 24th World Congress of the
International Association for Philosophy of
Law and Social Philosophy (IVR), Beijing 2009

Edited by Jan-Reinard Sieckmann




Balancing is an indispensable instrument of legal reasoning, both with respect to the interpretation and application of basic and human rights and to numerous other fields of law. However, the objectivity, rationality, and legitimacy of this method are now being contested. It is criticised as irrational and arbitrary, a threat to legal certainty, and an illegitimate interference of courts with the political sphere. The contributions in this volume are devoted to an examination of these issues. Some of them discuss the structure of balancing and offer advanced theoretical analyses. A main focus is Robert Alexy's weight formula. Other issues are the problem of rationality of balancing and its legitimacy in judicial decision-making, in particular regarding the application of the principle of proportionality in constitutional and European Community law.

mercoledì 23 maggio 2012

I conflitti contemporaneiContrasti, scontri e confronti nelle società del III millennio
A cura di Giorgio Grossi


«Se si osserva il periodo storico degli ultimi vent’anni – dalla caduta del muro di Berlino in poi – non è difficile avanzare la constatazione che la sociologia ha prestato relativamente poca attenzione alla dimensione del conflitto come categoria centrale per l’analisi dei processi sociali della seconda modernità. E ciò di fronte ad una evidente ripresa di tutto un repertorio di guerre, di scontri e di contese. È come se con la fine del secolo breve fossero venute meno le ragioni per guardare all’organizzazione sociale ed alla forma di società attraverso la lente determinante delle dinamiche del conflitto»
Grazie a questo libro, curato da Giorgio Grossi, la sociologia (insieme ad altre scienze sociali) si riappropria di una categoria basilare per la lettura della società contemporanea e riconosce alle dinamiche conflittuali tutto il loro peso e la loro complessità in questo mondo globalizzato. Un libro illuminante e crudele che coglie il mondo nella sua dimensione più controversa (e spesso disumana), quella appunto del conflitto.
Taccuino sociologico
Arnaldo Bagnasco


Negli ultimi decenni il ritmo del cambiamento si è accelerato e la società è andata incontro a problemi nuovi: non sembra più possibile far crescere insieme sviluppo economico, coesione sociale e qualità democratica, come si era ottenuto nei primi decenni del dopoguerra, nell'età del capitalismo organizzato. Arnaldo Bagnasco ha scelto di descrivere le trasformazioni della società in presa diretta attraverso le recensioni, le presentazioni e note critiche che lui stesso ha pubblicato nel corso degli anni, relative anche a lavori su ricercatori sociali che hanno lasciato una traccia rilevante. Si ritrovano così studi, immagini e concetti sui più influenti sociologi (ma anche economisti) contemporanei; temi come il familismo amorale, l'economia diffusa e il distretto industriale, la finanziarizzazione e l'impresa irresponsabile, la società del rischio, la modernità radicale, l'individualizzazione e l'uomo flessibile, la globalizzazione. Il libro seleziona e ricostruisce le tappe fondamentali di questo periodo, sino ad arrivare a delineare alcune "scene del cambiamento", dove oggi si giocano le possibilità di nuovi equilibri: il regolamento di conti fra finanza e produzione, la riorganizzazione della produzione, il riequilibrio dei rapporti fra Stato e mercato, la riorganizzazione di economia e società nello spazio.

Net generation.
Come la generazione digitale sta cambiando il mondo
Don Tapscott
L'autore in questo suo nuovo lavoro di esplorazione del presente e del futuro prossimo, ha intervistato più di 11.000 giovani ed elaborato un'impressionante quantità di dati, restituendo un quadro articolato e complesso della cosiddetta "Net Generation". Invece di un gruppo di screenager viziati, incapaci di concentrarsi e del tutto privi di abilità sociali, ha scoperto una comunità di menti brillanti, che ha sviluppato nuovi, rivoluzionari modi di pensare, interagire, lavorare e socializzare. I "Net Gener" usano la tecnologia in modi prima inimmaginabili. Non si limitano a stare seduti davanti alla televisione, ma partecipano attivamente alla distribuzione dell'intrattenimento e delle informazioni. Per la prima volta nella storia, i giovani sono diventati delle vere e proprie autorità in un campo fondamentale della realtà odierna e stanno modificando ogni ambito della società - dal luogo di lavoro al mondo economico, dalla vita scolastica a quella familiare, dalla cabina elettorale allo Studio Ovale. In Net Generation vi sono suggerimenti e risposte ad alcuni degli interrogativi che più allarmano le generazioni precedenti di fronte a questa rivoluzionaria mentalità: come attirare e coinvolgere i giovani talenti nel mondo del lavoro; come educare i propri figli nell'era digitale; come i giovani e Internet stiano trasformando il concetto di democrazia.


Sentirsi a casa.
I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli
Carmen Leccardi
Marita Rampazi 
M. Grazia Gambardella

In un mondo dominato da incertezza, velocità dei cambiamenti, compressione del tempo e dello spazio, il luogo che si considera come "casa" è quello dove appare possibile ricomporre a unità i frammenti dell'esperienza. In questo senso, il sentirsi a casa non si collega soltanto allo spazio fisico dell'"abitazione" tradizionalmente intesa. Soprattutto per i giovani, questa esperienza può passare, oggi, attraverso una relazione soggettivamente significativa con alcuni tempi e spazi collettivi che prendono forma nella città. Vere e proprie "isole di durata", questi spazi-tempi mettono in evidenza i mutamenti che hanno investito la realtà giovanile e delineano nuove reti concettuali necessarie per interpretarla. Il libro ricostruisce questi cambiamenti prendendo le mosse da una ricerca nazionale sulla costruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano, in particolare dai risultati delle indagini svolte a Pavia e a Milano, rispettivamente sul vissuto degli spazi domestici e sulla nuova relazione con gli spazi pubblici da parte dei giovani. Una guida indispensabile per comprendere i vissuti giovanili e le pratiche di resistenza quotidiane che i giovani mettono in atto, superando le tradizionali dicotomie tra sfera del pubblico e sfera del privato. Ma anche, più in generale, per approfondire la comprensione delle dimensioni e delle dinamiche simboliche che caratterizzano la vita quotidiana nell'epoca della globalizzazione.
L'integrazione dei giovani
nel mercato del lavoro e la flexicurity:
una sfida per l'Europa

G. Pappadà

Questo fascicolo di Quaderni di Economia del Lavoro contiene, in lingua italiana o in lingua inglese, i contributi fondamentali inclusi nei Rapporti intermedio e finale del progetto di ricerca comparativo YOUTH (Young in Occupation and Unemployment: Thinking on their better integration into the Labour Market) affidato dalla Commissione Europea a un gruppo di istituti di ricerca europei, diretti dall'ISFOL e coordinati dal CESOS con il supporto del CERES. La ricerca è stata guidata da un Comitato Scientifico composto dai Proff. Luigi Frey, dell'Università di Roma (La Sapienza), Paolo Federighi dell'Università di Firenze, Renata Livraghi dell'Università di Parma. Il gruppo di lavoro ha analizzato, sulla base di ipotesi teoriche suggerite dai "capabilities e life-cycle approaches", la problematica del lavoro giovanile e la possibilità di affrontarla mediante strategie di "flexicurity" nei diversi Paesi membri dell'Unione Europea. Tra l'altro, non mancano numerosi riferimenti alla letteratura esistente in materia e a documenti pubblicati a livello europeo, specialmente negli ultimi anni.
Alessio Valastro
Giovani e valori in un'epoca di grandi cambiamenti
Aspetti teorici ed empirici nella letteratura sociologica


La cultura giovanile e il quadro dei suoi valori, in termini generali, rappresentano il tema centrale del volume, che mette a fuoco in un frame articolato e complesso la nuova dimensione esistenziale dei giovani. Si tratta di un'analisi che, attraverso l'esame attento degli aspetti teorici ed empirici della letteratura sociologica, mira a ricostruire il percorso che devono affrontare i giovani contemporanei nel loro processo di transito verso la vita adulta. Il volume mette in risalto la frattura fra il tempo presente ed il tempo della tradizione in uno scenario che intende sottolineare le mutate condizioni che interessano i giovani, anche in riferimento all'evidente processo di crisi delle storiche agenzie di formazione e di socializzazione, che sembra propiziare un clima di "incertezza" e di "vuoto" entro il quale i giovani "rischiano di perdersi".
Luca Mori
I giovani come stranieri
Cultura giovanile e consumo di sostanze

Questo volume cerca di ragionare sulla questione utilizzando un punto di vista differente: nelle profondità impenetrabili del loro "privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte valenza pubblica. A parere dell'autore non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi, occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali.
Elisa Bellotti
Amicizie
Le reti sociali dei giovani single

Nella società contemporanea gli amici costituiscono sempre più spesso una risorsa preziosa di socialità, in un certo senso l'inizio di nuove forme di comunità contemporanee, antidoto ai rapporti sociali precari e flessibili. Archetipo della relazione elettiva, dispositivo etico per eccellenza, l'amicizia si configura così come forma reticolare di capitale sociale i cui vincoli e risorse si declinano nell'ambito privato e individualista della vita quotidiana. Ma l'amicizia è anche figlia della modernità e delle sue ambivalenze, e di essa, più che definizioni, è facile cogliere variazioni semantiche e sfumature. Il volume esplora le configurazioni delle reti amicali di alcuni giovani adulti milanesi attraverso i risultati di una ricerca empirica che combina le tecniche di rilevazione qualitative con quelle proprie della Social Network Analysis. Ne emerge un quadro in cui i giovani, uomini e donne, investono risorse emotive, sviluppano senso di appartenenza e condotte etiche, sostituiscono in parte con gli amici i punti di riferimento affettivi della famiglia d'origine o di quella d'elezione. Tale investimento non è però privo di conseguenze per la società: da un lato è necessario confrontarsi con forme di appartenenza flessibili e mutevoli, dall'altro occorre fare i conti con norme e valori il cui raggio di influenza coincide con i confini simbolici delle reti amicali e si esaurisce nell'ambito privato delle relazioni personali.
Creating Capabilities
The human development approach
Martha C. Nussbaum
Anteprima del libro

If a country's Gross Domestic Product increases each year, but so does the percentage of its people deprived of basic education, health care, and other opportunities, is that country really making progress? If we rely on conventional economic indicators, can we ever grasp how the world's billions of individuals are really managing?In this powerful critique, Martha Nussbaum argues that our dominant theories of development have given us policies that ignore our most basic human needs for dignity and self-respect. For the past twenty-five years, Nussbaum has been working on an alternate model to assess human development: the Capabilities Approach. She and her colleagues begin with the simplest of questions: What is each person actually able to do and to be? What real opportunities are available to them? The Capabilities Approach to human progress has until now been expounded only in specialized works. Creating Capabilities, however, affords anyone interested in issues of human development a wonderfully lucid account of the structure and practical implications of an alternate model. It demonstrates a path to justice for both humans and nonhumans, weighs its relevance against other philosophical stances, and reveals the value of its universal guidelines even as it acknowledges cultural difference, Nussbaum shows how—by attending to the narratives of individuals and grasping the daily impact of policy—we can enable people everywhere to live full and creative lives.
Jan Baetens
Cent ans et plus de bande dessinée
(en vers et en poèmes)
 
 
Ce livre décrit en quelque soixante poèmes toute l'histoire de la bande dessinée, de Rodolphe Töpffer, qui inventa le genre dans sa forme contemporaine, à Aurélia Aurita, auteure de Fraise et chocolat, en passant par tous les grands auteurs américains et européens qui ont " fait " la bande dessinée et qui lui ont permis de devenir un des arts les plus vivants d'aujourd'hui. Les poèmes, toutefois, ne sont pas de simples descriptions des bandes dessinées ou de leurs auteurs, mais tentent à chaque fois de saisir ce qu'une œuvre a de plus spécifique, et de rattacher cette "griffe" à une expérience de lecture qui ajoute aux dessins des perspectives inédites et imprévues. En ce sens, les poèmes se veulent à la fois une anthologie de la bande dessinée, mais faite à l'aide de mots seulement, et une encyclopédie de tout ce qu'on pourrait dire, écrire et penser sur elle.

Rappresentanza degli interessi oggi
Il lobbying nelle istituzioni politiche europee e italiane
Maria Cristina Antonucci


Il termine lobby viene usato nel linguaggio dei media italiani per indicare fenomeni oscuri e trame segrete nell'orientamento delle decisioni politiche. In realtà, il lobbying, ove previsto e regolato da norme, consente, in molti sistemi politici democratici, l'attività di relazione con il decisore pubblico in termini trasparenti e conformi alle leggi. Nel sistema politico europeo e italiano la regolazione del lobbying sembra individuare percorsi peculiari. Da un lato Commissione e Parlamento europeo hanno identificato una policy regolativa minimale e volontaria, basata sulla trasparenza e sulla collaborazione, per le lobbies di Bruxelles e Strasburgo. Dall'altro lato, le istituzioni politiche italiane, forti di una tradizionale assenza di regolazione che sembra incontrarsi con l'attuale fase di deregulation globale, non hanno disciplinato, nonostante molti disegni di legge presentati in materia, un fenomeno dotato di un'importanza e un'autonomia crescente nella pressure politics nazionale. In questo senso appare interessante, in termini di sussidiarietà, l'intervento di alcune Regioni italiane che hanno stabilito una disciplina regionale per i gruppi di pressione. Questo volume mette in luce tali percorsi regolativi del lobbying e ne traccia caratteri, modalità e obiettivi.

New Essays on the Normativity of Law
Stefano Bertea, George Pavlakos

An important part of the legal domain has to do with rule-governed conduct, and is expressed by the use of notions such as norm, obligation, duty, and right. These require us to acknowledge the normative dimension of law. Normativity is, accordingly, to be regarded as a central feature of law lying at the heart of any comprehensive legal-theoretical project. The essays collected in this book are meant to further our understanding of the normativity of law. More specifically, the book stages a thorough discussion of legal normativity as approached from three strands of legal thought that are particularly influential and which play a key role in shaping debates on the normative dimension of law: the theory of planning agency, legal conventionalism and the constitutivist approach. While the essays presented here do not aspire to give an exhaustive picture of these debates--an aspiration that would be, by its very nature, unrealistic--they do provide the reader with some authoritative statements of some widely discussed families of views of legal normativity. In pursuing this objective, these essays also encourage a dialogue between different traditions of study of legal normativity, stimulating those who would not otherwise look outside their tradition of thought to engage with new ideas and, ultimately, to arrive at a more comprehensive account of the normativity of law.



Jurisprudence or Legal Science?
Ed. by Sean Coyle and George Pavlakos
 
 
 
Modern jurisprudence embodies two distinct traditions of thought about the nature of law. The first adopts a scientific approach which assumes that all legal phenomena possess universal characteristics that may be used in the analysis of any type of legal system. The main task of the legal philosopher is to disclose and understand such characteristics,which are thought to be capable of establishment independently of any moral or political values which the law might promote, and of any other context-dependent features of legal systems. Another form of jurisprudential reflection views the law as a complex form of moral arrangement which can only be analysed from within a system of reflective moral and political practices. Rather than conducting a search for neutral standpoints or criteria, this second form of theorising suggests that we uncover the nature and purpose of the law by reflecting on the dynamic properties of legal practice. Can legal philosophy aspire to scientific values of reasoning and truth? Is the idea of neutral standpoints an illusion? Should legal theorising be limited to the analysis of particular practices? Are the scientific and juristic approaches in the end as rigidly distinct from one another as some have claimed?In a series of important new essays the authors of Jurisprudence or Legal Science? attempt to answer these and other questions about the nature of jurisprudential thinking, whilst emphasising the connection of such 'methodological' concerns to the substantive legal issues which have traditionally defined the core of jurisprudential speculation. The list of contributors includes R. Alexy, S. Coyle, J. Gorman, C. Heidemann, P. Leith, J. Morison, G. Pavlakos and V. Rodriguez-Blanco.


Luciana Diodato
Semiotica del corpo

Anteprima del libro






Editore: Rubbettino (1 febbraio 2003)
Collana: La politica
ISBN-10: 8849804423
ISBN-13: 978-8849804423
Luciana Diodato
La Seduzione
Semiotica, interazione,
comportamenti amorosi


Questo libro della Luciana Diodato circa la seduzione come pratica amorosa mette in evidenza che la prima cosa da fare è quella di essere in armonia con se stessi non giudicarsi e volersi bene. Un alta cosa da fare è scoprire il proprio punto di forza e metterlo in evidenza. Ci si può per esempio guardare allo specchio come se non ci si conoscesse e scoprire che quelli che peniamo difetti al contrario possono essere pregi. Una cosa scoperta osservando gli studenti di un colleg californiano è stata quella che gli studenti che si dimostravano interessati ad un partner singolo ed escludevano gli altri si dimostravano più seducenti. La seduzione è un gioco complicato ed una cosa molto inportante su questo gioco è che ha i suoi tempi. Inoltre tutti sono seducenti nella loro maniera.
Maurizio Bettini
Contro le radici
Tradizione, identità, memoria


Si può appartenere a una tradizione senza esserne prigionieri? E si può immaginare la propria identità senza ricorrere alla metafora delle radici? La risposta è sì, basta riflettere su che cosa significa, propriamente, ciascuna di queste parole: per rendersi conto che l'identità, oggetto indefinibile, proprio per questo ha un disperato bisogno di metafore per essere maneggiato; che la tradizione non è qualcosa che si eredita per via genetica - o che la memoria trasmette meccanicamente da una generazione all'altra - ma la si costruisce e la si insegna passo dopo passo, che le radici, infine, sono un'immagine ingannevole ed escludente.
Anna Laura Zanatta
Nuove madri e nuovi padri

Genitori in coppia, coniugata e di fatto, più di due genitori, un figlio ad ogni costo, genitori omosessuali: diversi modi di essere madri e padri e una molteplicità di forme di famiglia. Nel volume si racconta come, dalla società moderna a quella contemporanea, l'esperienza di essere genitori sia mutata nelle sue caratteristiche e nei suoi valori: dal ruolo delle madri, che sempre più guardano fuori dalla sfera domestica e ricercano nel lavoro occasioni di realizzazione personale, a quello dei padri, più presenti nella cura dei figli e nella condivisione dei compiti familiari, dal declino del modello tradizionale di famiglia alla formazione di nuovi nuclei in cui si intrecciano legami biologici e sociali. Affetti, sfide, nuovi rischi e responsabilità dei genitori di oggi.

giovedì 17 maggio 2012

Empedocle Maffia
Giovani del sud





Brossura: 166 pagine
Editore: Laterza (11 gennaio 1996)
Collana: Libri del tempo
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8842048283
ISBN-13: 978-8842048282

A cura di Antonio De Lillo
Il mondo della ricerca qualitativa

Contributi di
Laura Arosio, Antonio De Lillo, Susanna De Luca
Elisabetta Ruspini, Rmanuela Sala


Quali caratteristiche deve avere un "buon" manuale di Metodologia della ricerca sociale? Chiarezza espositiva, completezza, ricchezza di esempi, innovatività, lungimiranza. Questo manuale contiene tutte queste importanti caratteristiche, messe in luce dal fecondo dialogo tra autrici e autori. La prospettiva utilizzata è altresì fortemente orientata alla relazione tra ricerca e mutamento sociale: ampio spazio è dedicato alle trasformazioni sociali e agli importanti cambiamenti che hanno interessato le pratiche di ricerca al fine di entrare in relazione con un mondo sempre più complesso. Il mondo della ricerca qualitativa sottolinea altresì che i mondi "quali" e "quanti" non sono poi tra loro così distanti e che, nel particolare, la ricerca qualitativa è sempre più aperta al confronto e all'integrazione con metodi di carattere quantitativo

Il consumo culturale dei giovani:
una ricerca a Napoli e Salerno
a cura di Natale Ammaturo


Sulle pratiche di consumo da alcuni decenni la sociologia ha posto un suo punto di osservazione, indagando sulla molteplicità di fattori che caratterizzano gli orientamenti e le scelte da parte dei consumatori; esiste perciò su questo tema una notevole letteratura che, a partire dalle fonti di produzione dei beni, ha analizzato le diverse modalità con le quali le persone si orientano nelle scelte di quei prodotti che segnano, definiscono e costituiscono la distinzione identitaria. In questo panorama il volume raccoglie i risultati di un'indagine sui consumi culturali dei giovani in due città della Campania, Napoli e Salerno. La ricerca si configura come strettamente sociologica e indirizzata dall'obiettivo di analizzare la molteplicità di modelli con i quali è possibile distinguere tipologie di consumo e che richiamano precisi orientamenti culturali, al di là di quell'aspetto che, nelle società avanzate, definisce in soli termini di commercializzazione il rapporto consumatore-produttore e le dinamiche e differenti forme con le quali si distinguono qualità-quantità del consumo.
Vite flessibili
Lavori, famiglie e stili di vita di giovani coppie meridionali
a cura di Rita Palidda

Il volume indaga il lavoro flessibile nei suoi aspetti socialmente più problematici e sotto il profilo della
molteplicità degli ambiti di vita coinvolti. Da qui la scelta di analizzare il fenomeno nel Mezzogiorno, in cui la domanda di lavoro presenta drammatiche strozzature dal punto di vista quantitativo e qualitativo, e di indagare i percorsi di lavoro di giovani e giovani-adulti che hanno scelto di costruire una famiglia in condizioni di insicurezza lavorativa, utilizzando una pluralità di campi di osservazione: i profili normativi, professionali e retributivi del lavoro non standard e delle transizioni in cui questo si inscrive; le culture del lavoro; la vita familiare e le scelte di genitorialità; gli stili di vita e i modelli di consumo. Una lente poliedrica che mette in luce le contraddizioni tra risorse e aspirazioni, insicurezza lavorativa e certezze familiari, tra esiguità del reddito e livello dei consumi. Il risultato è un generale orientamento a "volare basso", ridimensionando progetti e aspirazioni; una dipendenza dalla famiglia che accentua il peso delle variabili ascrittive, elementi questi che confliggono con i principi di libertà, di benessere e di meritocrazia su cui si fondano le società avanzate.
Mariangela Giusti
Immigrati e tempo libero
Comunicazione e formazione interculturale a cielo aperto

I luoghi del tempo libero sono oggi diventati meticci: le spiagge, i lungolaghi, i parchi, i giardini pubblici, i centri commerciali polifunzionali sono luoghi dove la convivenza interculturale è un dato di fatto. Famiglie originarie di altri paesi, con tratti somatici, abbigliamenti, lingue che rimandano a mondi lontani, nelle quali visibilmente convivono quattro (e talvolta cinque) generazioni, sono sempre più «vere presenze» nelle occasioni en plein air del tempo libero.
Gli spazi dedicati al tempo libero rappresentano bene la complessità, la ricchezza, le contraddizioni di una società (quella italiana) che sempre più si caratterizza come multiculturale. Ma i luoghi aperti del tempo libero sono inevitabilmente anche spazi per la formazione, per lo scambio attivo di comunicazione, per la rappresentazione della propria identità e per l’osservazione di quelle altrui.
Se la formazione degli immigrati avviene in gran parte nei luoghi canonici ad essa dedicati (per i minori è la scuola in primo luogo, per gli adulti sono le tante occasioni di alfabetizzazione), recenti ricerche hanno dimostrato che è il territorio, nelle sue diverse declinazioni, che conferisce un imprinting formativo importante a chi lo frequenta, lo vive, lo abita.
Immigrati e tempo libero parte da queste considerazioni per analizzare gli aspetti pedagogici e formativi (per lo più informali) che nascono e si sviluppano nelle occasioni del tempo libero e scoprire come proprio queste siano le occasioni in cui l’integrazione e il meticciamento culturale sia più semplice e più vero
Giuseppe A. Micheli
Logiche affettive:
il potere d'interferenza degli stati d'animo
nella formazione delle scelte demografiche


Perché i giovani rinviano quelle scelte cruciali (uscire di casa, formare un’unione stabile, avere un figlio) che segnano il passaggio a una piena e autonoma maturità? E perché mai, a ben vedere, lasciarsi andare a queste scelte al buio, in una società che non le impone più come norma e fa di tutto per disincentivarle?
La lettura prevalente di quel che avviene sotto i nostri occhi è nel segno di un marcato riduzionismo economico. Ma per entrare nelle complicate dinamiche delle «scelte razionali» è indispensabile muoversi anche nel terreno retrostante, che precede la formazione di tali scelte. Questo saggio propone una diversa chiave di lettura del disagio dei giovani, alla ricerca delle loro logiche «affettive».
Attraverso una trattazione chiara e rigorosa che si sviluppa su tre piani distinti ma complementari (i processi demografici e antropologici, le logiche «razionali» delle scelte, la genesi delle categorie fondanti delle scienze umane) l’autore ci guida in questo percorso. Un testo sistematico ma leggibile, una narrazione intrigante ma preziosa per gli studenti di corsi demografici e sociologici e per chiunque voglia comprendere meglio il mondo in cui vive.
Giuseppe A. Micheli insegna Demografia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove coordina la laurea triennale in Sociologia.

martedì 8 maggio 2012

Diciotto voci per l'Italia unita

a cura di Sergio Zoppi

Antonio Mordini, Edmondo De Amicis, Leopoldo Franchetti, Giuseppina Le Maire, Luigi Einaudi, Giuseppe Donati, Piero Gobetti, Giuseppe Cenzato, Rodolfo Morandi, Ezio Vanoni, Adriano Olivetti, Massimo Severo Giannini, Giulio Pastore, Pasquale Saraceno, Mario Romani, Giorgio Ceriani Sebregondi, Carlo Emilio Gadda e Danilo Dolci sono i diciotto protagonisti del libro. Si tratta di interpreti di alto livello, spesso di primo piano, della vita pubblica e privata - statisti, imprenditori, giuristi, economisti, sociologi, letterati, saggisti, filantropi - tutti non meridionali, le cui voci testimoniano nell'arco di centotrenta anni, a partire dall'unità d'Italia, un'attenzione viva e partecipe, spesso assai originale, alla causa di un Mezzogiorno moderno che sia capace di concorrere a pieno titolo allo sviluppo complessivo del Paese. Dagli scritti riportati nel volume, che Sergio Zoppi compone in una trama unitaria riflettendo sui problemi, le attese e le questioni attuali del nostro Sud, emergono, sia pure con interessi e sensibilità assai diversi tra loro, analisi rigorose e un vigoroso impegno civile nell'auspicio di un'Italia solidalmente unita.

Giovani, i perdenti della globalizzazione? Lavoro e condizione giovanile in Europa e in Italia

La prolungata crisi economica e occupazionale globale, che sta mettendo addirittura in discussione il processo di unificazione europea, pare colpire soprattutto i giovani, certamente i più danneggiati dall'attuale congiuntura negativa. Il volume espone per la prima volta in Italia i risultati emersi da lunghi e approfonditi progetti di ricerca internazionali come GLOBALIFE e flexCAREER, nonché dalla rete di ricerca TransEurope, che hanno offerto un contributo decisivo alla comprensione degli effetti di fenomeni quali globalizzazione e transnazionalismo sulla condizione giovanile, indagando le loro conseguenze sui percorsi di carriera delle più giovani generazioni e sul loro corso di vita (transizione scuola-lavoro, ingresso nel mercato del lavoro, stabilizzazione occupazionale, costruzione di una famiglia, progetti di maternità/paternità). L'analisi comparativa tra paesi europei e l'approfondimento sull'Italia con le sue differenze territoriali permette di fornire spunti importanti per un ri-orientamento, quanto mai necessario, delle politiche pubbliche rivolte ai giovani.

Dodicesimo rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati. Investimenti in capitale umano nel futuro di Italia ed Europa



Un paese che scommette sul proprio futuro è un paese che investe prima di tutto in ricerca, formazione del capitale umano, occupazione e crescita del sistema produttivo. I dati del XII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati 2008, presentati all'Università di Cosenza il 19 marzo 2010, dimostrano che, nonostante alcuni timidi segnali di ripresa, l'onda lunga della crisi economica sta ancora dispiegando i suoi effetti colpendo soprattutto le giovani generazioni, i laureati meglio preparati, di ogni ordine e grado. I numeri del Rapporto non fanno sconti: la disoccupazione è lievitata rispetto all'anno passato, non solo fra i laureati triennali ma anche fra i laureati magistrali, mettendo a dura prova anche i titoli considerati tradizionalmente più solidi. In questo contesto il sistema formativo italiano ed europeo deve farsi carico di una vera e propria emergenza sociale, culturale ed economica, sottraendo tante menti eccellenti a un destino professionale privo di prospettive e caratterizzato da un mercato del lavoro che non assume e da un mondo della ricerca privo di mezzi. Quale potrà essere allora il ruolo dei laureati nel futuro di Italia ed Europa? I numerosi contributi scientifici raccolti in queste pagine cercano, ognuno a suo modo, di dare risposta proprio a questa domanda dimostrando a più riprese che la leva strategica che permette di uscire dalla crisi è l'investimento nella formazione delle giovani generazioni.
La Bonne-Mère, navire négrier nantais - 1802-1815





Le savez-vous ? a-t-on pu lire à l’automne 2011 sur des affiches à Nantes, au XVIIIe siècle, 450 000 Africains ont été déportés par les expéditions négrières nantaises. C’est la vérité, mais cela conforte le public dans l’idée que la traite des Noirs fût l’infame trafic du seul siècle des Lumières, au cours duquel la ville s’est enrichie et embellie. Or, au XIXe siècle, allant à contre-courant du mouvement protestataire qui abolit la traite au Royaume-Uni en 1807, Nantes s’érigea en bastion de l’Europe négrière illégale et déporta jusqu’en 1830 quelque cent mille captifs supplémentaires. L’histoire de la Bonne-Mère, navire construit et armé pour la côte de Guinée en 1802 par un négociant de l’île Feydeau, ex-planteur esclavagiste, catholique et franc-maçon, est l’occcasion pour Éric Saugera, spécialiste de la traite négrière française du XIXe siècle, de s’arrêter sur cette période méconnue de l’histoire de Nantes, grâce à des archives privées inédites d’un intérêt majeur.
Angelo Torre
Luoghi
La produzione di località in età moderna e contemporanea





Contrariamente a quanto si crede, i luoghi non sono contenitori inerti di legami e sentimenti. Sono costruzioni sociali e culturali frutto di una produzione continua da parte dei loro abitanti. La località è un ambito territoriale di pratiche condivise – modi di fare, di lavorare, di scambiare – che creano dei diritti. Il loro godimento sta alla base di ciò che chiamiamo appartenenza, mentre la loro messa in discussione causa conflitti e dispute che rappresentano le fonti storiche principali per lo studio dei luoghi.
Il libro esamina una successione di casi giudiziari relativi all’Italia nord-occidentale e a un tempo compreso fra il XVI secolo e i giorni nostri. Lo fa a partire dall’analisi di episodi di negoziazione dello spazio: tentativi diversi di ritagliare ambiti di relazioni e di diritti – luoghi – nell’insieme fluido e fragile delle relazioni interpersonali. Si tratta di un processo capillare, spesso quasi impercettibile, di costruzione degli spazi, di creazione dei luoghi, che affonda le sue radici nel passato anche lontano, ma al quale assistiamo ancora oggi quotidianamente: un processo che non smette di interrogarci (e anche di inquietarci).
La verità è che non si vive nel mondo in generale; ma questo mondo generale lo si costruisce attraverso una somma di diffusi processi di frammentazione, che il presente volume, con gli strumenti dell’analisi storica, porta sorprendentemente alla luce.
Proportionality: Constitutional Rights and Their Limitations
Aharon Barak

Anteprima del libro
Having identified proportionality as the main tool for limiting constitutional rights, Aharon Barak explores its four components (proper purpose, rational connection, necessity and proportionality stricto sensu) and discusses the relationships between proportionality and reasonableness and between courts and legislation. He goes on to analyse the concept of deference and to consider the main arguments against the use of proportionality (incommensurability and irrationality). Alternatives to proportionality are compared and future developments of proportionality are suggested.