Il principio libertà nello stato costituzionale: I diritti fondamentali in prospettiva storico-comparativa
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Nelle
società contemporanee la libertà sembra essere un valore indiscusso,
evocato per contestare o per legittimare gli assetti sociali vigenti.
Negli ultimi quattro secoli il richiamo agli ideali di libertà ha
alimentato grandi conflitti e grandi sommovimenti dell’ordine politico e
sociale. Con lo scopo dichiarato di creare o di proteggere ordinamenti
fondati sul «principio libertà», sono stati giustificati interventi
armati che, in varie parti del mondo, hanno comportato il prezzo
altissimo di sofferenze individuali e stermini collettivi, soffocato il
principio di autodeterminazione dei popoli e calpestato identità
etniche, religiose, culturali.Il volume di Paolo Ridola Il principio di
libertà nello stato costituzionale si collega idealmente ai due
precedenti dell’Autore, Diritti di libertà e costituzionalismo e Diritti
fondamentali. Un’introduzione, pubblicati nel 1997 e nel 2006 dalla
Giappichelli Editore. Con essi ha in comune il progetto di tratteggiare i
lineamenti delle esperienze costituzionali della democrazia
pluralistica nella cornice della storia del costituzionalismo. Con
alcune differenze importanti. In questa nuova opera, il focus si sposta
sul «principio di libertà», nello sforzo di esplorare le risposte
del¬l’esperienza giuridica alle domande di libertà (e di dignità),
molteplici e spesso contraddittorie, che emergono dalle società
complesse, in un contesto sempre più caratterizzato da interdipendenze
che trascendono i confini spaziali, politici e culturali e le categorie
dogmatiche della statualità.