La riforma dei rapporti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni: Commento alle innovazioni della XVII legislatura (2013-2018) con particolare riferimento ai d.lgs. nn. 74 e 75 del 25 maggio 2017 (c.d. riforma Madia)
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"Nei
primi mesi del 2018 (marzo probabilmente) i 247.000 dipendenti statali
vedranno crescere le loro buste paghe con aumenti mensili di 85 euro
medi e intascheranno anche arretrati per il mancato rinnovo contrattuale
degli anni 2016- 2017 pari a un importo di 570 euro lordi pro capite.
Tutto ciò grazie al nuovo contratto collettivo nazionale per le
"Funzioni centrali", la cui ipotesi di accordo è stata siglata da Aran e
principali organizzazioni sindacali del comparto nella notte del 23
dicembre 2017. Presi singolarmente - e detratte le ritenute varie - gli
aumenti di stipendio non si traducono in grandi cifre, anche se sono
stati accompagnati dai soliti commenti che sottolineano, da un lato, i
"privilegi" dei pubblici dipendenti e, dall'altro, il notevole aggravio
per la spesa pubblica."