Il reddito minimo. Tra universalismo e selettività delle tutele
Tra
le misure protagoniste del recente dibattito in tema di politiche
sociali spicca quella del reddito minimo. La principale ragione
dell'attenzione suscitata da questo istituto, del quale l'ordinamento
giuridico italiano si è dotato solo da pochi mesi, può essere rinvenuta
nel fatto che esso costituisce uno dei più efficaci strumenti di lotta
alla povertà. Il volume, dopo aver approfondito i fondamenti teorici del
reddito minimo, con particolare riguardo al confronto tra modelli
universalistici e modelli selettivi, analizza la sua collocazione
sistematica all'interno del regime di sicurezza sociale italiano, anche
alla luce dei principi costituzionali. La parte conclusiva del lavoro è
dedicata all'esame del d.lgs. n. 147/2017 sul cd. "reddito di
inclusione" (ReI), che al momento, pur con molti limiti, costituisce il
punto più avanzato raggiunto dal legislatore nazionale nel percorso di
avvicinamento ai più moderni sistemi di protezione sociale sul fronte
della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, colmando, almeno in
parte, il gap che separava l'Italia dal resto dei Paesi dell'Unione
Europea.