Differenziali retributivi di genere e contrattazione collettiva: Risultati del progetto europeo -Close the Deal, Fill the Gap-
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Il
tema della parità retributiva tra uomo e donna è un tema complesso, che
rinvia a una rete di tutele, a livello sovranazionale e nazionale,
tanto consolidate quanto di difficile e scarsa effettività; un tema che
implica riflessioni di carattere multidisciplinare e che può rivelarsi
scivoloso sul piano delle rilevazioni statistiche. Si pensi
all'indicatore delle retribuzioni orarie lorde medie, utilizzato dalle
tabelle pubblicate da Eurostat e soprattutto dalla Strategia europea per
l'occupazione. Esso restituisce un quadro di sintesi che non solo è
parziale, ma anche fuorviante, perché non tiene in considerazione tutte
le penalizzazioni che le donne accumulano lungo l'arco della vita. Non
quindi i gap che si rilevano, ad esempio, nei premi di produzione, di
risultato, di produttività. Non i gap che si accumulano a causa del
divario nel tempo dedicato al lavoro, divario che è diretta conseguenza
dell'impari distribuzione dei carichi familiari. Non i gap che si
collegano alla segregazione orizzontale in lavori sottovalutati, e
quindi sottopagati, o alla segregazione verticale nelle fasce
retributive più basse degli organigrammi aziendali. Non i gap che
derivano dalle interruzioni di carriere, dalle barriere alla carriera.
Tutti gap che confluiscono, alla fine, nei divari dei trattamenti
pensionistici. Il presente volume raccoglie parte dei risultati e delle
riflessioni maturati nell'ambito del progetto Close the Deal, Fill the
Gap, finanziato dal Programma Progress dell'Unione europea (reference
no. JUST/2013/PROG/AG/4890/GE) e coordinato dall'Università di Verona,
in partnership con la Queen Mary University di Londra e l'University of
the West of England (Regno Unito), l'Università della Silesia (Polonia) e
l'Ires Veneto (Italia).