Il luogo delle regole: Riflessioni sul processo civile romano
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La
regola come parametro di soluzione della controversia trova il suo
luogo nel processo. Quindi, controversialità e processualità
rappresentano la dimensione costitutiva dell’ordinamento giuridico
romano, oltre la legge almeno fino al III secolo d.C. Nelle ricerche
raccolte nel presente volume, ci si interroga su alcuni aspetti
emblematici del processo civile romano, tra i quali: il rapporto
intercorrente tra giudice, giurista e norma, con la ridefinizione di ius
controversum come diritto fondato sulle controversie, oltre che di
diritto come scientia iuris controversiale; la nascita e il valore delle
regulae iuris come strumenti ermeneutici, in opposizione alla norma
come regola generalizzata e volatizzata rispetto al fatto; l’officium
iudicis e l’istituto del non liquet nella sua accezione di potere
discrezionale oltre il sistema delle regulae iuris. Queste
manifestazioni del fenomeno normativo vengono analizzate in una feconda
prospettiva di continuità temporale, che riunisce moderno e antico in un
comune processo nomopoietico.Antonio Palma, professore ordinario di
Istituzioni di diritto romano nell’Università degli Studi di Napoli
Federico II e docente presso la Scuola di Alta Formazione in Diritto
Romano dell’Università di Roma La Sapienza, è autore di numerosi saggi e
monografie, tra queste: Le ‘curae’ pubbliche. Studi sulle strutture
amministrative romane, Napoli, 1980; Iura vicinitatis. Solidarietà e
limitazioni nel rapporto di vicinato in diritto romano dell’età
classica, Torino, 1988; Humanior interpretatio. ‘Humanitas’
nell’interpretazione e nella normazione da Adriano ai Severi, Torino,
1992; Benignior interpretatio. Benignitas nella giurisprudenza e nella
normazione da Adriano ai Severi, Torino, 1997;Giustizia e senso comune,
Torino, 2006; Scritti di diritto romano, Napoli, 2011.
