Vergini vestali. Onori, oneri, privilegi. Riflessioni sul ius testamenti faciundi
Luigi Sandirocco - Aracne, 2016
Le
sacerdotesse dedicate al culto di Vesta sono espressione di una
specialità che le pone al di fuori e oltre le regole che disciplinano
ruoli, competenze e diritti della società romana. Il libro analizza le
peculiarità che fanno della vestale una figura sui generis non legata a
una particolare epoca storica ma intimamente connessa all'idem sentire.
Le religiose sono cosa diversa rispetto alle donne del tempo. La
religione si pone su un altro piano rispetto alla società ed è essa che
tenta di influenzarla, non viceversa. La vestale persiste nell'essere in
un microcosmo distinto dall'universo femminile, ma non prescinde
totalmente da esso. Colei che è votata al culto coltiva alcune delle
virtù proprie della matrona: la prima si dedica alla divinità come la
seconda si dedica alla famiglia e al marito, ambedue sono tenute a una
condotta morale specchiata, ma tra di esse il confine tra spirituale e
materiale non è facilmente permeabile. Le vestali incarnano una
spiritualità che è inscindibile dall'identità romana ma, appunto per
questo, ciò che è loro proprio non può e non deve essere isolato dal
contesto generale.