Le regole dell'informazione: L'era della post-verità
Gianluca Gardini - G Giappichelli Editore, 2017
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"Sono
convinto che poche sfide didattiche siano così impegnative come
mantenere aggiornato un testo giuridico su 'Le regole
dell'informazione'. L'informazione è una materia estremamente viva, in
perenne trasformazione, e soprattutto è caratterizzata da un legame
quasi simbiotico con la tecnologia di cui si serve per penetrare nella
società, raggiungere i suoi destinatari. Siccome la tecnologia cambia a
una velocità inarrestabile, anche l'informazione cambia alla stessa
velocità e, con essa, le regole che la disciplinano. Chi dovesse
prendere in mano un manuale di diritto dell'informazione scritto anche
solo dieci anni fa non potrebbe fare a meno di notare la evidente
obsolescenza dei contenuti, nemmeno paragonabile a quella che noterebbe
leggendo un manuale di diritto costituzionale, amministrativo o
commerciale altrettanto vecchio. Insomma, il diritto dell'informazione è
in perenne e rapidissima evoluzione, molto più di qualsiasi altra
branca dell'ordinamento giuridico. L'unica soluzione - come si fa in
generale nell'insegnamento del diritto, materia per sua natura mutevole -
è puntare su alcuni principi tendenzialmente immutabili, che dovrebbero
reggere alla mutevolezza delle tecniche di informazione e delle leggi
che le accompagnano, e concentrarsi sulle principali novità normative e
giurisprudenziali che intervengono nel settore dell'informazione in un
lasso temporale non superiore ai tre/quattro anni. I principi
rappresentano sempre una sorta di punto cardinale fisso, il nord della
bussola su cui gli studenti e gli operatori possono fare affidamento
prima di addentrarsi nella foresta tropicale, in perenne crescita,
rappresentata dalle regole dell'informazione. Questo ha costituito, sin
qui, il criterio prescelto per aggiornare questo volume, giunto ormai
alla quarta edizione, e cercare così di coniugare l'esigenza
fondamentale di fissare alcune nozioni stabili, durature, su cui gli
studenti ed i lettori possano sempre contare, con la necessità di
modificare continuamente i riferimenti normativi, le interpretazioni
giurisprudenziali, i dati concreti, derivanti dalla continua evoluzione
dell'informazione." (dalla Prefazione alla quarta edizione)