Il diritto dell'integrazione europea: L'ordinamento dell'Unione
Enzo Cannizzaro - G Giappichelli Editore, 15 set 2014
Anteprima |
Due
visioni antitetiche del processo di integrazione europea emergono dal
dibattito contemporaneo. La prima è quella che guarda al processo di
integrazione europea come a un modello utopico. Vi sono, in effetti,
vari elementi nella costruzione europea che potrebbero essere
valorizzati in questa direzione. Non solo, come ormai abbondantemente
noto, il processo di integrazione europea è difficilmente inquadrabile
nelle usuali categorie delle scienze sociali. Non solo esso sfugge a
ogni tentativo di catturare le sue modalità di funzionamento in una
dottrina coerente e completa. L'integrazione europea sembra addirittura
postulare un mutamento radicale delle condizioni sociologiche di base
sulle quali tali categorie sono fondate. Vi è, infatti, una radicale
opposizione filosofica fra i tradizionali modelli di organizzazione
sociale sui quali si fondano le classiche nozioni di comunità, di Stato,
di ordinamento giuridico, e quelli presupposti dalla costruzione
europea. Con un grado, fors'anche eccessivo, di semplificazione, si può
indicare come le nozioni classiche siano fondate sul concetto di
chiusura e di esclusività. Il processo di integrazione europea postula
dei modelli fondati invece sul concetto di apertura e di interazione.
L'integrazione europea sembra postulare l'esistenza di una comunità
raggruppata intorno ad un nucleo di valori e interesse collettivi.