I diritti fondamentali nell'unione Europea. La carta di Nizza dopo il trattato di Lisbona
Pasquale Gianniti - Zanichelli, 2013
La
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, per effetto del
Trattato di Lisbona, ha assunto dal 1° dicembre 2009 lo stesso valore
giuridico dei Trattati istitutivi dell'Unione. Il sistema delle fonti
del diritto viene così innovato, nel nostro ordinamento, dalla
compresenza di tre sistemi di salvaguardia dei diritti fondamentali: il
sistema costituzionale nazionale; il sistema UE ed il sistema CEDU.
Ciascun sistema ha un proprio organo giurisdizionale di vertice (Corte
costituzionale, Corte di giustizia dell'Unione e Corte europea dei
diritti dell'uomo) e interagisce con gli altri in termini tali da non
consentire il coordinamento gerarchico tra le diverse fonti, imponendo
la ricerca di una nuova ermeneutica giuridica. Comprendere il
funzionamento dell'attuale sistema multilivello costituisce, perciò,
un'esigenza fondamentale per l'operatore giuridico in ragione del
continuo dialogo ormai aperto tra la giurisdizione nazionale e quelle
sovranazionali. Il presente Commentario vuole essere uno strumento utile
per comprendere le modalità applicative della Carta e le sue ricadute
nel diritto interno. Ad esso hanno contribuito Magistrati, Avvocati e
Docenti universitari, affrontando, in una prospettiva integrata, le
principali problematiche sottese sia al Preambolo ed alle Disposizioni
generali, contenute negli art. 51-54, sia ai singoli Diritti
fondamentali, raggruppati dalla Carta intorno ai valori di Dignità,
Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia.