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venerdì 22 marzo 2019

Sezione Diritto e società

Decidere caso per caso: Figure del potere arbitrario 

Nella discussione pubblica ricorre sempre più di frequente l’elogio del governante rapido ed efficiente, capace di svincolare le decisioni politiche dalla rigidità dei canali procedurali e delle architetture normative degli stati burocratici moderni. I sostenitori di questa visione insistono sulla necessità di decidere caso per caso per poter meglio governare la complessità del mondo presente. La spinta verso la progettazione e la costruzione di sistemi stabili, l’assunzione di decisioni concrete, l’appello a interpretazioni ragionevoli sono fra gli argomenti di coloro che propongono le più varie deroghe ai meccanismi tipici dello stato di diritto. Oggi, infatti, i richiami contro i rischi della rigidità delle norme sembrano godere di maggior favore rispetto alle preoccupazioni di chi ritiene che l’eccessiva libertà dei governanti sia la premessa di ogni abuso del potere. È un contrasto che attraversa l’intera storia del pensiero politico fin dall’opposizione classica fra il governo degli uomini, flessibile ed efficace, e il governo delle leggi, certo e garantista. Questo libro ricostruisce i molti argomenti critici contro l’arbitrio di un potere incostante e capriccioso che decide caso per caso e cerca di offrire un quadro categoriale utile per affrontare i problemi di un’età in cui sembra (temporaneamente?) assopita la millenaria storia della progettazione teorica e della costruzione pratica di argini al potere nelle sue diverse forme. Massimo Cuono svolge attività di ricerca in filosofia politica presso l’Università di Torino. Ha pubblicato saggi su temi come l’arbitrarietà e la discrezionalità del potere, la razionalità e la ragionevolezza della legge, la rappresentanza e la governabilità nella teoria democratica e le forme contemporanee di paternalismo politico. È managing editor della rivista Teoria politica.