Costituzione italiana: articolo 11
Perché
leggere la Costituzione italiana? E perché viene così spesso evocata
nei dibattiti politici e citata sulle pagine dei giornali, a volte senza
neanche essere ben conosciuta? Che cos'hanno di speciale i dodici
articoli con cui si apre? I principi e i diritti fondamentali che vi
sono enunciati sono viva realtà? Nel settantesimo anniversario della sua
nascita, una serie di brevi volumi illustra la straordinaria ricchezza
di motivi e implicazioni racchiusa nei principi fondamentali della
nostra Costituzione ricostruendone la genesi ideale, ripercorrendo le
tensioni del dibattito costituente, interrogandosi sulla loro effettiva
applicazione e attualità. L'articolo 11 reca una importante e nobile
direttiva, perché sceglie per l'Italia una vera e propria, nonché
totale, astensione dalla guerra, di qualsiasi tipo, fuorché ovviamente
la legittima difesa. Frutto di un accordo largamente consensuale tra le
forze politiche del tempo, questo articolo venne ben presto a trovarsi
in contrapposizione con alcune decisioni dei governi del Dopoguerra, in
particolare l'adesione al Patto atlantico e al dispositivo militare
dell'articolo 5 del Trattato Nato. Negli anni, il dibattito scientifico e
politico sulla reale portata e sui limiti della dichiarazione di
intenti in esso contenuti è stato vivacissimo. La rinuncia alla guerra è
totale e doverosa, ciononostante molti sono stati i casi in cui si è
cercato di aggirare il dettato dell'articolo 11, avanzando dubbi sulla
sua applicabilità.