Contributo ad uno studio sulle condizioni obiettive di punibilità
di
Valentina Masarone - Edizioni scientifiche italiane, 2018
L'inquadramento dommatico e la funzione politico-criminale delle
condizioni obiettive di punibilità registrano, da sempre, una grande
divergenza di opinioni dottrinali e giurisprudenziali. Le questioni
sollevate, e non risolte, con l'introduzione nel codice penale del 1930
di una norma di parte generale - l'art. 44 c.p. - dedicata al
controverso istituto, si sono ulteriormente complicate con l'avvento
della Costituzione repubblicana. Sebbene la successiva giurisprudenza
costituzionale abbia fortemente inciso in materia, esse non possono
dirsi definitivamente ed univocamente chiarite. Il problema della
collocazione dommatica delle condizioni obiettive di punibilità rispetto
alla struttura del reato involge la tematica dei rapporti tra
punibilità e reato, per poi trovare espressione nell'interrogativo circa
la possibilità di distinguere le condizioni ex art. 44 c.p. dagli
elementi costitutivi del fatto, con quel che segue in ordine alla
legittimità o meno del peculiare regime d'imputazione per esse previsto.