Homo credens: Perché il cervello ci fa coltivare e diffondere idee improbabili
Perché
crediamo in quello che crediamo? Perché il nostro cervello ci spinge a
farlo. È infatti una sorta di motore di credenze: raccoglie informazioni
dai sensi e con naturalezza genera convinzioni che si incanalano in
schemi predefiniti e che ci sembrano perfettamente plausibili. Così
plausibili che siamo pronti a difenderle a oltranza. Anche quando non lo
sono, e anche quando tutti — a partire dagli scienziati — le ritengono
estremamente improbabili.
Credere in idee improbabili è estremamente probabile! Nessuno può considerarsi immune da questo rischio, che pervade ogni ambito della vita umana: religione, politica, economia… Michael Shermer ci spiega come possano formarsi nella nostra mente tante false credenze. Ma ci indica anche la strada per identificarle, e cercare così di arrivare a comprendere la realtà con cognizione di causa.
Credere in idee improbabili è estremamente probabile! Nessuno può considerarsi immune da questo rischio, che pervade ogni ambito della vita umana: religione, politica, economia… Michael Shermer ci spiega come possano formarsi nella nostra mente tante false credenze. Ma ci indica anche la strada per identificarle, e cercare così di arrivare a comprendere la realtà con cognizione di causa.