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venerdì 28 settembre 2018

Sezione Diritto pubblico

Diritto costituzionale

Andrea Pisaneschi - G Giappichelli Editore, 30 gen 2018
 
Anteprima
Gli anni 2016 e 2017 hanno sancito alcune svolte – non necessariamente positive – nel diritto costituzionale. La non approvazione della riforma costituzionale ha avuto indirettamente impatto sull’approvazione di una nuova legge elettorale. Anche la giustizia costituzionale ha presentato alcune novità, con conseguente bisogno di sistematizzazione. La terza edizione del testo “Diritto costituzionale” di Andrea Pisaneschi, tiene conto delle novità degli ultimi anni e illustra come queste ultime possano apportare delle modifiche all’interno del sistema costituzionale.Inizialmente vengono prese in considerazione le definizioni di Stato e di diritto, partendo dall’organizzazione dello Stato e dalle sue principali componenti: popolo, territorio e potere sovrano. La Costituzione vista come limite al potere apre lo sguardo all’analisi delle sue diverse tipologie, si possono infatti distinguere diversi tipi di Costituzioni: flessibili e rigide, lunghe e brevi, formali e materiali.In seguito si passa ad una analisi più specifica, riferendosi nel dettaglio alla Costituzione italiana, e prendendo in considerazione le sue origini storiche e, da un punto di vista più prettamente tecnico, il procedimento di revisione di quest’ultima.Nella seconda parte del volume trovano spazio le fonti del diritto: si pone l’accento sulla centralità della legge all’interno della Costituzione e sull’analisi degli atti con forza di legge e sui regolamenti, per poi concludere con l’analisi delle norme di diritto internazionale e delle fonti europee.L’organizzazione dello Stato e di conseguenza le varie forme di Stato e di governo vengono illustrate nella terza parte, in cui si studia il funzionamento del Parlamento, del Governo, il ruolo del Presidente della Repubblica, il sistema dell’ordinamento regionale e gli strumenti diretti di partecipazione popolare. Infine nella quinta parte i diritti fondamentali e le garanzie trovano la loro collocazione, a partire dalla distinzione tra eguaglianza formale e sostanziale, per poi passare all’analisi delle principali libertà dei singoli e delle formazioni sociali sino ai diritti politici e sociali.