Perché
un nuovo libro sulle partecipate pubbliche? Perché una visione
trasversale tra il diritto e l’economia? La prima risposta vede come
protagonisti tutti gli Autori, che si ringraziano in quanto, con la loro
preziosa partecipazione scientifica, hanno reso possibile l’avvio di
quell’ambiziosa visione dialogica e multidisciplinare che la tematica
affrontata di per se stessa richiede. Si tratta, in effetti, di un tema
che ha incontrato per decenni interesse nella Dottrina sia giuridica che
economica e che vanta una copiosissima bibliografia. A un livello certo
superficiale può asserirsi che le recenti innovazioni normative
giustificano una pubblicazione al riguardo; tuttavia, riteniamo che
ragioni molto più profonde, che affondano le proprie radici nei
mutamenti sociali ed economici del nostro Paese, giustifichino una
riflessione estesa e speriamo non banale su questo argomento.La tematica
dell’intervento dello Stato nell’economia ha visto in Italia un marcato
oscillare tra modelli quasi antitetici: con la ricostruzione post
bellica e il c.d. Piano Marshall si è pensato che, per fondare le basi
di uno sviluppo economico durevole, fosse indispensabile un sensibile
apporto di risorse da parte dello Stato che è venuto di fatto a
interessarsi sia di settori strategici e a rilevantevalenza pubblica
che, con il tempo e anche curiosamente, di settori specificatamente
privati.