Cooperazione giudiziaria europea in materia penale
Acura di Antonella Marandola - Giuffrè, 2018
Il presente volume Cooperazione giudiziaria penale, a cura di Antonella
Marandola, costituisce, grazie al contributo di autorevoli esperti della
materia, un commentario organico sul complesso sistema della
cooperazione giudiziaria - ampliatosi in particolare negli ultimi anni a
seguito di rilevanti e copiosi interventi di novellazione - analizzando
le disposizioni e i profili di rilievo in materia penale, attraverso
commenti di agevole fruizione e di natura pratica, al contempo corredati
da un solido impianto teorico-dottrinale. I commenti tengono conto del
copioso panorama normativo a livello europeo e nazionale, con peculiare
approfondimento degli interventi di recepimento di strumenti legislativi
dell'Unione europea esaminati alla luce dell'evoluzione
giurisprudenziale, tanto delle Corti europee quanto della Corte di
Cassazione, con un peculiare approfondimento degli orientamenti delle
Sezioni Unite. Al fine di offrire al professionista e allo studioso uno
strumento completo e indispensabile per la risoluzione del caso concreto
e per orientarsi nel complesso panorama interpretativo, l'Opera
presenta un impianto di natura sistematica: nella PARTE I COOPERAZIONE:
"STRUMENTI TRADIZIONALI", sono commentate: in primis, le norme Libro XI
del Codice di procedura penale come novellate dalla riforma operata dal
d.lg. n. 149/2017, in materia di rapporti giurisdizionali con autorità
straniere, suddivise in sezioni per argomento; a corredo del quadro
normativo del codice di rito, sono poi analizzati i profili relativi al
principio del ne bis in idem internazionale (ne bis in idem sostanziale e
processuale) e al crimine organizzato transnazionale (L. n. 146/2006);
nella PARTE II COOPERAZIONE GIUDIZIARIA E DI POLIZIA IN AMBITO EUROPEO,
sono commentati i molteplici strumenti di rilievo in ambito europeo,
come recepiti nel nostro ordinamento. Partendo dall'analisi
dell'Assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri
dell'UE, contenuta nella Convenzione di Bruxelles del 2000, come attuata
con il d.lg. n. 52/2017, si prosegue poi con l'esame puntuale delle
norme costituenti il panorama legislativo in tema di: mandato di arresto
europeo; ordine di protezione europeo; prevenzione e risoluzione dei
conflitti di giurisdizione in materia penale; confisca; scambio di
informazioni e di intelligence, squadre investigative comuni;
rafforzamento dei diritti processuali nel mutuo riconoscimento delle
decisioni in absentia; reciproco riconoscimento (alle sentenze penali
che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale;
decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare; delle
decisioni sulle sanzioni pecuniarie); casellario giudiziario; ordine
europeo di indagine penale; nella PARTE III RETE GIUDIZIARIA EUROPEA,
che chiude l'opera, si offre una panoramica sugli organi sovranazionali
che presiedono alla cooperazione giudiziaria, analizzando le norme di
riferimento. Nello specifico, OLAF, Eurojust e nuova Procura europea
(EPPO), prevista dal recente regolamento (UE) 2017/1939. L'Opera
permette dunque al professionista di orientarsi compiutamente nella
materia, muovendo dalla nuova disciplina processuale, confrontata con
quella prevista dalle norme previgenti, alla luce dell'interpretazione
pratica che si è sedimentata e individuando quelle soluzioni pratiche
che mantengono ancora una loro validità, e quindi addentrandosi nei
nuovi orientamenti scaturenti dalle novellazioni introdotte dai recenti
interventi normativi settoriali di recepimento degli strumenti
sovranazionali, analizzati in modo approfondito e inquadrati nel sistema
normativo complessivo.