"Gli
argomenti trattati nel primo volume di questa Collana costituiscono
aspetti centrali della disciplina generale del contratto nella nostra
tradizione giuridica e nel diritto attuale, che da essa si sviluppa. I
principi della buona fede, della ragionevolezza e della libertà
contrattuale, la nozione stessa di contratto, il corretto svolgimento
delle trattative precontrattuali, i requisiti di validità, la formazione
tra assenti attraverso il meccanismo della proposta ed accettazione, la
rappresentanza e l'interpretazione, la determinazione del contenuto. e
l'incidenza di circostanze sopravvenute sull' esecuzione vengono,
infatti. a comporre altrettanti tasselli essenziali del suo patrimonio
genetico. Il fatto che per ciascuno di essi il diritto moderno abbia
costruito delle categorie specifiche non vuol dire che gli stessi non
fossero stati presi in considerazione nella scienza giuridica anteriore.
Nel diritto romano, medievale e moderno anteriore alle codificazioni
del XIX secolo, infatti, se ne trovano già alcuni fondamenti su cui si
innestano, con percorsi più a meno tortuosi, le architetture giuridiche
moderne in modo certamente più razionale e sistematico. Risulta pertanto
di particolare interesse anche per i giuristi contemporanei - almeno
mio giudizio - poter seguire gli andamenti di questi percorsi ed i
risultati quali essi pervengono in taluni ordinamenti europei e nei
Progetti di armonizzazione contrattuale, certamente non in un' ottica di
continuità (come se il diritto fosse qualcosa di statico ed immobile),
bensì con tutti i sussulti, le modifiche e le rotture che si verificano
nella costruzione di ogni concetto giuridico legato com' è al contesto
storico dove si forma e si applica. Termino con una constatazione. Il
progressivo formarsi di un comune diritto contrattuale europeo appare
oggi una realtà difficilmente contestabile, a prescindere dal naufragio
dei numerosi progetti di unificazione finora presentati. Tra di essi
quello più importante è stato certamente il Draft Common Frame of
Reference of the European Private Law (DCFR), che sta effettivamente
esercitando una certa influenza sulle codificazioni nazionali: i nuovi
Codici civili adottati dalla Romania nel 2011, dalla Repubblica Ceca e
dall'Ungheria nel 2014 e la significativa riforma della disciplina
contrattuale e delle obbligazioni introdotta nel Codice civile francese
dall'Ordonnance n. 2016-131 del. febbraio del 2016 ne hanno infatti
recepito molti punti." (dalla prefazione dell'autore)