Il
volume analizza la struttura e il procedimento della prova penale,
riservando al secondo volume, di prossima pubblicazione, l’esame dei
singoli mezzi di prova e di ricerca della prova. Il primo capitolo
inquadra il fenomeno probatorio nell’ambito dei diversi modelli di
processo. Il secondo affronta la distinzione, problematica ma
essenziale, tra fatto e diritto. Il terzo esplora le tre componenti
dell’operazione probatoria: a) le premesse probatorie, con particolare
attenzione alla distinzione tra prove dichiarative e prove
critico-indiziarie; b) la proposizione da provare, principale o
incidentale, finale o intermedia; c) l’atto del provare, sempre
connotato dalla regola dell’oltre ogni ragionevole dubbio. Mentre i
primi due termini variano in funzione del contesto processuale, il terzo
resta indefettibile, essendo contraddittorio immaginare ‘provata’ una
qualsiasi proposizione, quando sussistano ragionevoli dubbi su di essa.
Il quarto capitolo studia le fasi del procedimento probatorio:
ammissione, su istanza di parte o d’ufficio, assunzione o acquisizione,
valutazione. L’analisi è condotta sul terreno della prova testimoniale
dove il contraddittorio trova la sua più significativa applicazione. I
temi, più specifici, della prova nei riti negoziali, della circolazione
delle prove fra diversi processi, del controllo sulla motivazione della
sentenza sono approfonditi nei capitoli quinto, sesto e settimo. Alla
prova illegittimamente acquisita e alle disfunzioni del procedimento
probatorio è dedicato l’ottavo capitolo. Ampio spazio è riservato nel
capitolo nono alla disciplina della prova nella Convenzione europea dei
diritti dell’uomo e alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo, da
tenere nella massima considerazione, ma sempre legata al contesto del
caso deciso e, come tale, non riducibile a formule generali ed astratte.
Una ferma critica è indirizzata alla pretesa efficacia vincolante delle
interpretazioni della Corte europea, originariamente affermata dalla
Corte costituzionale nella motivazione delle c.d. sentenze gemelle del
2007, ma poi ridimensionata dalla stessa Consulta in successive
decisioni. L’ultimo capitolo riguarda la prova scientifica e, in
particolare, quella offerta dalle neuroscienze.