G. Vecchio - Edizioni scientifiche italiane, 2016
Negli ultimi anni, si è avviato un processo di regolazione legale dei
partiti. Si tratta di una decisa inversione di tendenza rispetto alle
letture (politiche e giuridiche) dell’art. 49 Cost. come norma
autoapplicativa. Natura giuridica dell’associazione-partito, regime dei
rapporti interni, forme e garanzie partecipative, regime patrimoniale
(di finanziamento privato, di limitazione della responsabilità per le
obbligazioni associative, di rappresentazione contabile, di
liquidazione), disciplina di tutela dell’identità costituiscono
l’oggetto di interventi legislativi nazionali ed europei.
Nell’evoluzione della concezione democratica della Repubblica, il
diritto privato garantisce che il partito svolga a pieno la funzione di
strumento di formalizzazione dello ‘spazio pubblico’ di partecipazione
dei cittadini. Superati i limiti imposti dal pluralismo estremo, il
principio di democraticità determina uno specifico tipo associativo
regolato da principi di ordine pubblico ‘politico’, tutela la pari
dignità degli associati, regola la corretta competizione fra partiti
nella costruzione sociale della politica nazionale. La specificazione
delle clausole e dei processi costitutivi e autoregolativi per
l’esercizio dell’autonomia statutaria è la manifestazione più
significativa del livello di attuazione dei valori costituzionali e
definisce le problematiche interpretative con le quali si dovranno
confrontare i professionisti del diritto nell’affrontare la materia.