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lunedì 29 ottobre 2012

ISTITUTO POLIGRAFICO EUROPEO - CASA EDITRICE| UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PALERMO
Presentazione del libro
Santa Margherita del Belìce
Dall’origine dell’agro-town alla città nuova 1610-2010
di
Margherita Cacioppo| Valeria La Motta| MichelaLombardo
Maria Sofia Messana| Bruno Pomara Saverino| Angela Scandaliato| Giuseppe Scuderi
Saluto del Magnifico Rettore dell'Università di Palermo
Roberto Lagalla
Ne discutono con gli Autori
Teresa Cannarozzo e Rita L. Foti
coordina Giovanna Fiume
Steri| Sala delle Capriate| Mercoledì 31 ottobre 2012| ore 18.00

mercoledì 17 ottobre 2012

La carità che uccide. Come gli aiuti dell'Occidente stanno devastando il Terzo mondo

di: Dambisa Moyo

La carità che uccide. Come gli aiuti dell'Occidente stanno devastando il Terzo mondo 

Autore/i: Dambisa Moyo
Tradotto da: L. Lanza - P. Vicentini
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Collana: Saggi
                      
Il 13 luglio 1985 va in scena il concerto "Live Aid", con un miliardo e mezzo di spettatori in diretta: l'apice glamour del programma di aiuti dei Paesi occidentali benestanti alle disastrate economie dell'Africa subsahariana, oltre mille miliardi di dollari elargiti a partire dagli anni Cinquanta. Venticinque anni dopo, la situazione è ancora rovinosa: cosa impedisce al continente di affrancarsi da una condizione di povertà cronica? Secondo l'economista africana Dambisa Moyo, la colpa è proprio degli aiuti, un'elemosina che, nella migliore delle ipotesi, costringe l'Africa a una perenne adolescenza economica, rendendola dipendente come da una droga. E nella peggiore, contribuisce a diffondere le pestilenze della corruzione e del peculato, grazie a massicce iniezioni di credito nelle vene di Paesi privi di una governance solida e trasparente, e di un ceto medio capace di potersi reinventare in chiave imprenditoriale. L'alternativa è chiara: seguire la Cina, che negli ultimi anni ha sviluppato una partnership efficiente con molti Paesi della zona subsahariana. Definita l'anti-Bono per lo spietato pragmatismo delle sue posizioni, in questo libro Dambisa Moyo pone l'Occidente intero di fronte ai pregiudizi intrisi di sensi di colpa che sono alla base delle sue "buone azioni", e lo invita a liberarsene. Allo stesso tempo invita l'Africa a liberarsi dell'Occidente, e del paradosso dei suoi cosiddetti "aiuti" che costituiscono il virus di una malattia curabile: la povertà.
Investire in conoscenza. Per la crescita economica

di: Ignazio Visco


Autore/i: Ignazio Visco
Editore: Il Mulino
Collana: Contemporanea
                      
Investire in conoscenza. Per la crescita economica Al di là degli effetti, pesanti, della crisi finanziaria in corso, è da molti anni che il reddito degli italiani non cresce più. Tra le ragioni ve ne sono di antiche (i "lacci e lacciuoli" nell'amministrazione, l'insufficienza dei servizi privati e, in una parte non trascurabile del territorio nazionale, un ambiente socio-economico ostile e un basso capitale sociale) e di relativamente nuove (l'alto debito pubblico, il deterioramento delle infrastrutture, la stasi della produttività). Ma come si può far ripartire l'economia? Certo, è ancora necessario rimuovere i vincoli antichi, far funzionare meglio il mercato, favorire la crescita delle imprese. Ma occorre soprattutto prendere alto dei grandi fenomeni evolutivi che ci hanno trovato relativamente impreparati: la globalizzazione, la rivoluzione delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, l'aumento progressivo della vita media e i nuovi flussi migratori dai paesi in via di sviluppo.
I numeri per agire. Una nuova strategia per sconfiggere la povertà

di: Esther Duflo


I numeri per agire. Una nuova strategia per sconfiggere la povertà                    

Autore/i: Esther Duflo
Tradotto da: M. Guareschi
Editore: Feltrinelli
Collana: Campi del sapere
                       
Al cuore di questo piccolo libro c'è un'idea semplice e rivoluzionaria. La lotta alla povertà ha assorbito forze e finanziamenti ingenti, ha mobilitato coscienze e avviato progetti in tutto il mondo, ma non ha prodotto che scarsi risultati. Gli interventi talvolta funzionano e talvolta falliscono: nessuno è in grado di spiegare perchè ciò avvenga e, soprattutto, nessuno è in grado di prevedere se un certo tipo di intervento avrà buone chance di successo. I politici non hanno strumenti per operare le scelte di politica sociale, gli scienziati sociali sono disarmati. È dunque necessario un nuovo modo di pensare e operare. Ciò che serve è un modo per poter valutare rigorosamente i tipi di intervento necessari. La chiave di volta ha un nome: studi controllati randomizzati. In altri termini: verificare sul campo attraverso esperimenti controllati l'efficacia dei diversi tipi di intervento possibili. Esther Duflo ha messo in atto questa nuova strategia. L'ha fatto in India, in Africa, in Messico. È andata sul campo, si è posta le domande giuste e allestito gli esperimenti necessari. I risultati sono stati sorprendenti. Non solo hanno spesso sfatato luoghi comuni, ma hanno prodotto effetti positivi a lungo termine. Una rivoluzione pragmatica e concettuale che ha pochi precedenti. Duflo non si è posta il compito di sradicare la povertà nel suo complesso. Si è invece posta il compito di dare risposte rigorose a singoli problemi.
Divari regionali e intervento pubblico. Per una rilettura dello sviluppo in Italia

di: Emanuele Felice        


Autore/i: Emanuele Felice
Editore: Il Mulino
                      
Divari regionali e intervento pubblico. Per una rilettura dello sviluppo in Italia Il volume ricostruisce in maniera originale l'evoluzione dei divari regionali dall'Unità a oggi, e analizza le politiche pubbliche che, nelle diverse fasi storiche, sono state messe in campo per colmarli. Dallo studio emergono almeno due elementi di novità. Il primo concerne la definizione e la misura dei divari, che non riguardano solo il reddito, ma anche lo sviluppo umano e pertanto la qualità complessiva della vita. A tale scopo vengono presentate nuove stime regionali non solo del reddito pro-capite ma anche dell'aspettativa di vita, dell'istruzione e quindi dell'"indice di sviluppo umano", per anni di riferimento dalla fine dell'Ottocento all'inizio di questo secolo. Il secondo consiste nell'offrire un approccio comparato che non si limita all'Italia meridionale ma si rivolge anche a quelle aree del Centro-Nord che in alcune fasi sono state oggetto di una legislazione di sostegno, e che spesso si sono rese protagoniste di straordinari percorsi di sviluppo: le esperienze riuscite, in qualche caso anche fra le regioni del Sud, consentono infatti di comprendere meglio, per contrasto, le ragioni dei fallimenti.
Povertà, ambiente e società

di: Partha Dasgupta


 Autore/i: Partha Dasgupta
Tradotto da: E. Podrecca - M. Zenezini
Editore: Il Mulino
                      
Povertà, ambiente e società Nella sua lunga carriera di studioso Dasgupta - una delle voci più autorevoli dell'economia contemporanea - ha analizzato una pluralità di temi connessi allo sviluppo economico: dalla misura del benessere all'utilizzo delle risorse ambientali, dalle cause profonde della povertà al ruolo del capitale sociale, dalla contabilità ambientale ai fondamenti economici della ricerca scientifica e tecnologica. A legare questi studi una medesima prospettiva: lo sviluppo economico è in processo che deve essere indagato tenendo conto di diversi aspetti, quali la dimensione economica e sociale, la cultura e le istituzioni, la dimensione ambientale, i diritti e la partecipazione politica. Nell'approfondire le interazioni fra uomo, ambiente naturale e istituzioni formali e informali, i saggi qui raccolti mettono in luce quei meccanismi ancora poco esplorati che generano trappole della povertà, ovvero situazioni in cui poverta, sottonutrizione, degrado della dotazione di risorse naturali locali e alti tassi di fertilità interagiscono in una spirale in cui ciascun fattore è sia causa sia conseguenza degli altri. Mentre ragiona sulla persistenza della povertà estrema, Dasgupta indica le linee per progettare nuove strategie di crescita.
Economia e politica dello sviluppo

Economia e politica dello sviluppo di: Mariano D'Antonio


                     

Autore/i: Mariano D'Antonio
Editore: Giappichelli
                        
ISBN: 883486431X ISBN 13: 978883486431
Lo sviluppo inafferrabile. L'avventurosa ricerca della crescita economica nel Sud del mondo

Lo sviluppo inafferrabile. L'avventurosa ricerca della crescita economica nel Sud del mondo di: William Easterly           

           
Autore/i: William Easterly
Tradotto da: M. Faillo
Editore: Mondadori Bruno
                      
A partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, gli economisti hanno cercato di capire in che modo i paesi poveri, i paesi del Sud del mondo, potessero raggiungere standard di vita paragonabili a quelli dei paesi europei e nordamericani. Questa vana ricerca della crescita ha dato luogo a una miriade di rimedi privi di efficacia. Un fallimento della scienza economica? Secondo l'autore si tratta piuttosto di un fallimento nell'applicazione dei principi dell'economia alla messa a punto delle politiche d'intervento. In breve, l'autore dimostra come tutte le soluzioni che avrebbero dovuto innescare lo sviluppo violassero un principio di base dell'economia, e cioè che senza incentivi la gente non fa niente, e questo vale per i privati cittadini e le imprese, i funzionari dello Stato e perfino i donatori e le associazioni benefiche.
Lo sviluppo locale. Capacità e risorse di città e territori

di: Lorenzo Ciapetti


                   
Autore/i: Lorenzo Ciapetti
Editore: Il Mulino
                      
Lo sviluppo locale. Capacità e risorse di città e territori Lo sviluppo di un paese può passare attraverso risorse che risiedono nei territori a livello locale? E con quali politiche e quali risorse finanziarie? Quali meccanismi possono garantire che le azioni locali siano coordinate tra loro a livello regionale e nazionale? Spesso in Italia lo sviluppo locale è assimilato ai distretti industriali, ma oggi la sfida va oltre questi confini e riguarda anche le capacità collettive dei territori, in termini di istituzioni, imprese e cittadini, di rispondere alle pressioni economiche, sociali ed ambientali della globalizzazione e del mondo post-crisi globale. Nel volume si illustrano, anche attraverso casi di successo, i principali elementi che accompagnano i processi di sviluppo locale e si spiega perché ha senso parlarne anche nel mondo globalizzato.

martedì 16 ottobre 2012

Diritto e teoria sociale. Introduzione al pensiero socio-giuridico contemporaneo

A cura di: G. Campesi - I. Pupolizio - N. Riva         

A cura di: G. Campesi, I. Pupolizio, N. Riva
Editore: Carocci
                      
Diritto e teoria sociale. Introduzione al pensiero socio-giuridico contemporaneo II volume offre un'ampia e dettagliata rassegna delle principali teorie sociologiche contemporanee del diritto e, attraverso la presentazione di autori e correnti di pensiero rilevanti nell'ambito del dibattito internazionale sui rapporti tra diritto e società, affronta i termini dell'attuale riflessione sociologica sul fenomeno giuridico in Europa e negli Stati Uniti. Il libro rappresenta un utile aggiornamento della storia della sociologia del diritto e un'occasione per fare un bilancio critico del contributo che questa disciplina può dare al dibattito su potere, legittimità, Stato, diritti umani, globalizzazione.
Persone prima che disabili. Una riflessione sull'handicap tra giustizia ed etica

di: Maria Zanichelli

Persone prima che disabili. Una riflessione sull'handicap tra giustizia ed etica         

Autore/i: Maria Zanichelli
Editore: Queriniana
                       
Supportando il discorso teorico con l'ascolto di testimonianze emblematiche, il libro porta in primo piano gli interrogativi morali, l'esigenza di giustizia, la domanda di senso che la condizione disabile evoca in tutti. Accostandosi ai disabili in quanto persone, mette in luce ciò che l'handicap dice a proposito della condizione umana universale, segnata tanto da una dignità inestimabile quanto da una ineluttabile vulnerabilità.

mercoledì 10 ottobre 2012

Le isole del tesoro.
Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione                


Autore/i: Nicholas Shaxson
Tradotto da: A. Oliveri
Editore: Feltrinelli
                                 
Le isole del tesoro. Viaggio nei paradisi fiscali dove è nascosto il tesoro della globalizzazione Questa è la grande storia mai raccontata della globalizzazione. I paradisi fiscali sono infatti la faccia meno conosciuta, ma più centrale, della rete finanziaria mondiale: solo per fare un esempio, più di metà del commercio mondiale e gran parte di mutui e prestiti passano per questi luoghi, almeno "nominalmente". Ogni grande corporation vi svolge continuamente attività di routine e i suoi più grandi utilizzatori non sono certo terroristi, mafiosi o celebrità, ma banche. I paradisi fiscali hanno a che fare di norma con l'evasione: dalle leggi, dai creditori, dalle tasse, in sintesi da ogni controllo e verifica democratica; e hanno avuto un ruolo decisivo in tutti i maggiori eventi economici contemporanei, compresa la crisi attuale esplosa nel 2008, fungendo spesso da base per le lobby che hanno spinto a rimuovere i regolamenti finanziari preesistenti e a tagliare le tasse per i più ricchi in tutto il mondo. Gli hedge fund, Goldman Sachs, Citigroup si muovono continuamente dentro e fuori dal mondo offshore, così come dietro gli scandali di Enron, Parmalat, Lehman Brothers, Aig si celano i paradisi fiscali. Anche la crescita delle corporation e l'esplosione del debito nelle economie più avanzate a partire dagli anni settanta è sostanzialmente una storia che ha a che fare con l'offshore. Certo, esistono anche altre cause utili a spiegare i fenomeni, ma senza la comprensione di questo universo di interessi non si può capire appieno la storia e l'economia del mondo moderno.
Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un'economia corrotta                   
Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un'economia corrotta      

Autore/i: Luigi Zingales
Editore: Rizzoli
                        
        
Una delle prime vittime della crisi economica è stata la fiducia: chi aveva creduto che libertà e uguaglianza fossero raggiungibili grazie al libero gioco del mercato si è ritrovato amaramente deluso. Ma come è successo, e quando, che il sogno di prosperità per tutti del capitalismo si trasformasse in un incubo di ingiustizia e povertà degno del peggior comunismo sovietico? Quando si è diffusa l'idea che "fare impresa" voglia dire orientare le scelte politiche per favorire l'interesse di pochi a scapito della collettività, anziché impegnare il proprio talento nella ricerca di un futuro migliore, aperto a tutti? Se non rispondiamo a queste domande, abbandonandoci al populismo naif con il suo generico rifiuto dei meccanismi economici, rischiamo di perdere quello che rimane il migliore dei sistemi possibili: con tutti i suoi difetti, offre pur sempre le migliori opportunità al maggior numero di persone. Alla degenerazione del capitalismo finanziario, alimentato anche in Italia da nepotismo, corruzione e incompetenza, Luigi Zingales contrappone idealmente il liberalismo delle origini, l'antidogmatismo e la fiducia nell'armonica convergenza di interessi individuali e collettivi; difende il mercato come regno delle opportunità e della produzione di ricchezza al servizio dei cittadini, purché ripulito da lobby e monopoli che fanno pagare alla comunità i disastri che hanno provocato.
State of the Native Nations Conditions Under U.S. Policies of Self-determination   

State of the Native Nations
Autore/i: Harvard Project on American Indian Economic Development, Eric C. Henson, Jonathan B. Tatlor, Catherine E.A. Curtis, Stephen Cornwall, Kenneth W. Grant, Miriam Jorgensen, Joseph P. Kalt, Andrew J. Lee, Harry Nelson
Editore: Oxford University Press Inc
                      
Media filters and personal preconceptions can make it hard to get a clear view of present-day Indian America. The reality is that the 500+ Native nations in the United States confront many of the same day-to-day challenges that are faced by other nations and communities--raising children with strong identities, practicing religion, providing economic sustenance, strengthening culture, managing business and governmental affairs, and protecting public health and safety--but they are doing so from foundations built on their distinct histories, cultures, and circumstances. The State of theNative Nations: Conditions under U.S. Policies of Self-Determination chronicles the efforts, obstacles, and accomplishments that are shaping Indian Country under contemporary federal policies and responsive tribal strategies of self-determination.
In The State of the Native Nations, the Harvard Project on American Indian Economic Development brings together scholars and Native leaders to produce the most comprehensive, cohesive interdisciplinary study available on current conditions and trends in Indian Country. Broad in scope and thematically organized, the volume features twenty-three chapters covering issues ranging from tribal governance, land and natural resources, and economic and social development, to arts and culture, the large off-reservation Native population, and federal Indian policy. Fourteen accompanying essays bring to life the personal perspectives of noted national leaders in Native affairs. The result is invaluable insight into the universal challenges of creating resilient, sustained, and self-determined communities.
The Constitutional Structure of Proportionality          

Autore/i: Matthias Klatt, Moritz Meister
Editore: Oxford University Press
                      
The Constitutional Structure of Proportionality As constitutional law globalizes, the quest for a common grammar or 'generic constitutional law' becomes more pressing. Proportionality is one of the most prominent and controversial components of the modern, global constitutional discourse. In view of the alarming tension between the triumphant success of proportionality and the severity of the criticism directed towards it, this book offers an in-depth analysis of the critics of proportionality and demonstrates that their objections against the proportionality test are not convincing. It clarifies and further develops the current theories of proportionality and balancing. Building upon on Robert Alexy's predominant principles theory, the book suggests several modifications to this theory. Drawing examples from the case law of the European Court of Human Rights, the European Court of Justice, and various national constitutional courts it illustrates the argument in favour of proportionality and demonstrates its relevance for deciding concrete cases.
Institutionalized Reason The Jurisprudence of Robert Alexy                       

Institutionalized Reason

A cura di: Matthias Klatt
Editore: Oxford University Press
                        
        
This volume gathers leading figures from legal philosophy and constitutional theory to offer a critical examination of the work of Robert Alexy. The contributions explore the issues surrounding the complex relations between rights, law, and morality and reflect on Alexy's distinctive work on these issues. The focus across the contributions is on Alexy's main pre-occupations - his anti-positivist views on the nature of law, his approach to the nature of legal reasoning, and his understanding of constitutional rights as legal principles. In an extended response to the contributions in the volume, Alexy develops his views on these central issues. The volume's juxtaposition of Anglo-American and German perspectives brings into focus the differences as well as the prospect of cross-fertilization between Continental and Anglo-American work in jurisprudence.
Law and Anthropology           


A cura di: Michael Freeman, David Napier
Editore: Oxford University Press
        
Law and Anthropology Current Legal Issues, like its sister volume Current Legal Problems, is based upon an annual colloquium held at University College London. Each year leading scholars from around the world gather to discuss the relationship between law and another discipline of thought. Each colloquium examines how the external discipline is conceived in legal thought and argument, how the law is pictured in that discipline, and analyses points of controversy in the use, and abuse, of extra-legal arguments within legal theory and practice. Law and Anthropology, the latest volume in the Current Legal Issues series, offers an insight into the state of law and anthropology scholarship today. It focuses on the inter-connections between the two disciplines and also includes case studies from around the world.
Indigenous Peoples and the Law Comparative and Critical Perspectives            

Indigenous Peoples and the Law

A cura di: Ben Richardson, Kent McNeil, Shin Imai
Editore: Hart Publishing
                             

Indigenous Peoples and the Law provides an historical, comparative and contextual analysis of various legal and policy issues affecting Indigenous peoples. It focuses on the common law jurisdictions of Australia, Canada, New Zealand and the United States, as well as relevant international law developments. Edited by Benjamin J Richardson, Shin Imai, and Kent McNeil, this collection of new essays features 13 contributors including many Indigenous scholars, drawn from around the world. The book provides a pithy overview of the subject-matter, enabling readers to appreciate the seminal issues, precedents and international legal trends of most concern to Indigenous peoples. The first half of Indigenous Peoples and the Law takes an historical perspective of the principal jurisdictions, canvassing, in particular, themes of Indigenous sovereignty, status and identity, and the movement for Indigenous self-determination. It also examines these issues in an international context, including the Inter-American human rights regime and the 2007 UN Declaration on the Rights of Indigenous Peoples. The second part of the book canvasses some contemporary issues and claims of Indigenous peoples, including land rights, mobility rights, community self-governance, environmental governance, alternative dispute resolution processes, the legal status of Aboriginal women and the place of Indigenous legal traditions and legal theory. Although an introductory volume designed primarily for readers without advanced understanding of Indigenous legal issues, Indigenous Peoples and the Law should also appeal to seasoned scholars, policy-makers, lawyers and others who are knowledgeable of such issues in their own jurisdiction and wish to learn more about developments in other places.

On the Nature of Legal Principles:

Proceedings of the Special Workshop "The Principles Theory" Held at the 23rd World Congress of the International Association for Philosophy of Law and Social Philosophy (IVR), Kraków, 2007
 
Front CoverThe principles theory, introduced by Ronald Dworkin and developed further by Robert Alexy, is at the centre of various debates in legal philosophy and legal theory. In the controversy over the concept of law, the argument from principles is advanced on behalf of a necessary connection between law and morality. In legal argumentation, the balancing of principles increasingly complements the classical methods of law application.

The enquiry into weighing and balancing principles has led to important insights into the principle of proportionality, which for its part has proven to be of great importance in constitutional law, European law, and various other branches of law. This ARSP supplement brings together a number of contributions that address central aspects of the principles theory.
 
 
 

Legal Gridlock:

A Critique of the American Legal System
 
Front CoverAmericans have always placed great faith in the rule of law. Today it may be too much. As the volume and complexity of legislation grows, as more behavior is criminalized and jails overfill, as the cost of litigation mounts and jury verdicts skyrocket, legal gridlock becomes a real prospect.Public interest in the law is clearly growing. But the highly selective, frequently aberrant snapshots the public gets via the media often obscure what is really happening. Legal Gridlock examines the American legal system from top to bottom and suggests what is wrong and what might be changed to prevent cost and delay from strangling social and commercial progress. It critiques our system from a variety of perspectives, including: the form and function of government (originally designed in reaction to a remote and insensitive monarch); the proper role of courts and alternatives thereto; and the problems of law enforcement, legal training, and the legal profession.Incessantly resorting to law to resolve all uncertainty and right every conceivable wrong is a recipe for gridlock. Too much law is as bad as too little. Other civilized nations get by with far less law than we do, and yet they are safe and secure. Are we worshipping a false god? Our expectations simply exceed reality. There is a limit to the rule of law.Legal Gridlock is balanced and non-technical. It is meant for the average reader who is concerned about the direction in which our legal and political system is headed. It warns of a serious crisis facing America.
 

The European Court of Justice and the Autonomy of the Member States


Front Cover

Hans-w. Micklitz, Bruno De Witte
 

There is an impressive body of legal literature on the relationship between the European Court of Justice (ECJ) and its various 'interlocutors' (EU institutions, national jurisdictions, EU interest groups, multinationals, etc.) There has also been occasional speculation at various points in time as to whether or not the ECJ was guilty of 'judicial activism.' Recently however, the ECJ has come under heavy attack from various sides. It has been criticized by leading politicians, national judges, and legal academics for unduly extending the scope of EU law and overstepping its own jurisdiction, to the detriment of the reserved competences or (more broadly) the political autonomy of the Member States. This volume addresses the issue by collecting and confronting the views of leading specialists of EU law, examining the ECJ's recent role in relation to the following five major areas of contention: the general role of the ECJ in defining the scope of EU law in relation to national law * citi.

From Normativity to Responsibility           

Autore/i: Joseph Raz
Editore: Oxford University Press
                         
From Normativity to Responsibility What are our duties or rights? How should we act? What are we responsible for? How do we determine the answers to these questions? Joseph Raz examines and explains the philosophical issues underlying these everyday quandaries. He explores the nature of normativity--namely, the fact that we believe and feel we should behave in certain ways, the reasoning behind certain beliefs and emotions, and various basic features of making decisions about what to do. He goes on to consider when we are responsible for our actions and omissions, and offers a novel account of responsibility. We can think of responsibility for unjustified actions or attitudes as a precondition of the blameworthiness of a person for an attitude or an action, or perhaps for a whole set of actions, intentions, or beliefs. Responsibility for justified actions or attitudes may be a precondition of praiseworthiness. Either way responsibility may point to further consequences of being justified or unjustified, rational or not. But crucially, responsibility attaches to people in a more holistic way. Some people are responsible for their actions, while others are not. In this way, Raz argues that the end is in the beginning, in understanding how people are subject to normativity, namely how it is that there are reasons addressed to them, and what is the meaning of that for our being in the world.
The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law   
       
A cura di: Michel Rosenfeld, Andras Sajo
Editore: Oxford University Press
                     
The Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law The field of comparative constitutional law has grown immensely over the past couple of decades. Once a minor and obscure adjunct to the field of domestic constitutional law, comparative constitutional law has now moved front and centre. Driven by the global spread of democratic government and the expansion of international human rights law, the prominence and visibility of the field, among judges, politicians, and scholars has grown exponentially. Even in the United States, where domestic constitutional exclusivism has traditionally held a firm grip, use of comparative constitutional materials has become the subject of a lively and much publicized controversy among various justices of the U.S. Supreme Court. The trend towards harmonization and international borrowing has been controversial. Whereas it seems fair to assume that there ought to be great convergence among industrialized democracies over the uses and functions of commercial contracts, that seems far from the case in constitutional law. Can a parliamentary democracy be compared to a presidential one? A federal republic to a unitary one? Moreover, what about differences in ideology or national identity? Can constitutional rights deployed in a libertarian context be profitably compared to those at work in a social welfare context? Is it perilous to compare minority rights in a multi-ethnic state to those in its ethnically homogeneous counterparts? These controversies form the background to the field of comparative constitutional law, challenging not only legal scholars, but also those in other fields, such as philosophy and political theory. Providing the first single-volume, comprehensive reference resource, the Oxford Handbook of Comparative Constitutional Law will be an essential road map to the field for all those working within it, or encountering it for the first time. Leading experts in the field examine the history and methodology of the discipline, the central concepts of constitutional law, constitutional processes, and institutions - from legislative reform to judicial interpretation, rights, and emerging trends.
Reading Putnam           

Reading Putnam

A cura di: Maria Baghramian
        
Hilary Putnam is one of the world's leading philosophers. His highly original and often provocative ideas have set the agenda for a variety of debates in philosophy of science, philosophy of mind and philosophy of language. His now famous philosophical thought experiments, such as the 'Twin earth' and 'the brains in the vat' have become part of the established canon in philosophy and cognitive science. Reading Putnam is an outstanding overview and assessment of Hilary Putnam's work by a team of international contributors, and includes replies by Putnam himself. Divided into clear sections, it contains chapters on key aspects of Putnam's large body of writing, including: Scientific realism and the changes that Putnam's thought has undergone on this topic analyticity and ontology, including the important interconnections between the views of Putnam and Quine Putnam's arguments concerning externalist views of meaning and reference, questions of conceptual relativity, and his preoccupation with ethics through a denial of the fact-value dichotomy Putnam's developing views on perception. Offering an excellent survey of Putnam's work, Reading Putnam is essential for those studying philosophy of mind, philosophy of language, and philosophy of science, as well as for anyone interested in contemporary philosophy.
Hannah Arendt and the Law                   

Marco Goldoni, Christopher McCorkindale
                        
Hannah Arendt and the Law This book fills a major gap in the ever-increasing secondary literature on Hannah Arendt's political thought by providing a dedicated and coherent treatment of the many, various and interesting things which Arendt had to say about law. Often obscured by more pressing or more controversial aspects of her work, Arendt nonetheless had interesting insights into Greek and Roman concepts of law, human rights, constitutional design, legislation, sovereignty, international tribunals, judicial review and much more. This book retrieves these aspects of her legal philosophy for the attention of both Arendt scholars and lawyers alike. The book brings together lawyers as well as Arendt scholars drawn from a range of disciplines (philosophy, political science, international relations), who have engaged in an internal debate the dynamism of which is captured in print. Following the editors' introduction, the book is split into four Parts: Part I explores the concept of law in Arendt's thought; Part II explores legal aspects of Arendt's constitutional thought: first locating Arendt in the wider tradition of republican constitutionalism, before turning attention to the role of courts and the role of parliament in her constitutional design. In Part III Arendt's thought on international law is explored from a variety of perspectives, covering international institutions and international criminal law, as well as the theoretical foundations of international law. Part IV debates the foundations, content and meaning of Arendt's famous and influential claim that the 'right to have rights' is the one true human right.
Traité international de droit constitutionnel t.1           

Michel Troper - Dominique Chagnollaud



Autore/i: Michel Troper, Dominique Chagnollaud
Editore: Dalloz
          
Traité international de droit constitutionnel t.1Si le droit constitutionnel ne concernait autrefois qu'un petit nombre d'États occidentaux, il est aujourd'hui mondial et opère à l'aide de concepts généraux et souvent universels. Les chercheurs, mais aussi les praticiens des diverses institutions nationales ou internationales doivent donc disposer d'un système de concepts le plus complet possible, qu'ils ne trouvent plus dans les ouvrages plus traditionnels. Le Traité international de droit constitutionnel leur en donne les clés. Dans la France d'aujourd'hui, le besoin d'un tel traité est particulièrement sensible, à la fois en raison des changements profonds qui affectent notre constitution, notamment au regard du droit international et du droit européen, mais surtout avec le développement du contrôle de la constitutionnalité des lois.

lunedì 8 ottobre 2012

Perspectives on Causation

 


Front CoverThe chapters in this volume arise from a conference held at the University of Aberdeen concerning the law of causation in the UK, Commonwealth countries, France and the USA. The distinguished group of international experts who have contributed to this book examine the ways in which legal doctrine in causation is developing, and how British law should seek to influence and be influenced by developments in other countries. As such, the book will serve as a focal point for the study of this important area of law.The book is organised around three themes - the black letter law, scientific evidence, and legal theory. In black letter law scholarship, major arguments have emerged about how legal doctrine will develop in cases involving indeterminate defendants and evidential gaps in causation. Various chapters examine the ways in which legal doctrine should develop over the next few years, in particular in England, Scotland, Canada and the USA, including the problem of causation in asbestos cases. In the area of scientific evidence, its role in the assessment of causation in civil litigation has never been greater. The extent to which such evidence can be admitted and used in causation disputes is controversial. This section of the book is therefore devoted to exploring the role of statistical evidence in resolving causation problems, including recent trends in litigation in the UK, USA, Australia and in France and the question of liability for future harm. In the legal theory area, the so-called NESS (necessary element in a sufficient set) test of causation is discussed and defended. The importance of tort law responding to developing science and observations from the perspective of precaution and indeterminate causation are also explored.The book will be of interest to legal academics, policy makers in the field, specialist legal practitioners, those in the pharmaceutical and bioscience sectors, physicians and scientists.
 

Intellectual Property and Traditional Cultural Expression

 
Front Cover 'This book performs a great service by drawing together the intellectual property law and experience of a number of countries in relation to the protection of traditional cultural expressions.' Peter Drahos, Australian National University This unique book provides an in-depth analysis of the different methods that have been proposed to protect traditional cultural expressions (TCEs) by using intellectual property rights. Intellectual Property and Traditional Cultural Expressions examines the possibility of protecting TCEs with copyright laws on the one hand, and 'origin related' intellectual property rights, such as trademarks, certification marks, geographical indications and laws against misrepresentation on the other. In particular, it examines which rights are conceptually best suited for the protection of TCEs, and appear more appropriate to meet the range of concerns raised by the holders of that knowledge and policymakers in culturally-rich developing countries. Providing a range of case studies, this book will prove a stimulating read for academics, practitioners, international organisations and policymakers. It will also greatly benefit law or political sciences postgraduate students with an interest in intellectual property and traditional knowledge, TCEs, and development.
 

Natural Law and the Antislavery Constitutional Tradition

 
Front CoverIn Natural Law and the Antislavery Constitutional Tradition, Justin Buckley Dyer provides a succinct account of the development of American antislavery constitutionalism in the years preceding the Civil War. Within the context of recent revisionist scholarship, Dyer argues that the theoretical foundations of American constitutionalism - which he identifies with principles of natural law - were antagonistic to slavery. Still, the continued existence of slavery in the nineteenth century created a tension between practice and principle. In a series of case studies, Dyer reconstructs the constitutional arguments of prominent antislavery thinkers such as John Quincy Adams, John McLean, Abraham Lincoln, and Frederick Douglass, who collectively sought to overcome the legacy of slavery by emphasizing the natural law foundations of American constitutionalism. What emerges is a convoluted understanding of American constitutional development that challenges traditional narratives of linear progress while highlighting the centrality of natural law to America's greatest constitutional crisis.

The Harm in Hate Speech

For constitutionalists, regulation of hate speech violates the First Amendment and damages a free society. Waldron rejects this view, and makes the case that hate speech should be regulated as part of a commitment to human dignity and to inclusion and respect for members of vulnerable minorities.

Global Legal Pluralism:

A Jurisprudence of Law Beyond Borders
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We live in a world of legal pluralism, where a single act or actor is potentially regulated by multiple legal or quasi-legal regimes imposed by state, substate, transnational, supranational, and nonstate communities. Navigating these spheres of complex overlapping legal authority is confusing, and we cannot expect territorial borders to solve all these problems because human activity and legal norms inevitably flow across such borders. At the same time, those hoping to create one universal set of legal rules are also likely to be disappointed by the sheer variety of human communities and interests. Instead, we need an alternative jurisprudence, one that seeks to create or preserve spaces for productive interaction among multiple, overlapping legal systems by developing procedural mechanisms, institutions, and practices that aim to manage, without eliminating, the legal pluralism we see around us. Such mechanisms, institutions, and practices can help mediate conflicts, and we may find that the added norms, viewpoints, and participants produce better decision making, better adherence to those decisions by participants and non-participants alike, and ultimately better real-world outcomes. Global Legal Pluralism provides a broad synthesis across a variety of legal doctrines and academic disciplines and offers a novel conceptualization of law and globalization.

Cultural Law:

International, Comparative, and Indigenous

 
 
Front CoverCultural law is a new and exciting field of study and practice. The core themes of linguistic and other cultural rights, cultural heritage, traditional crafts and knowledge, the performing arts, sports, and religion are of fundamental importance to people around the world, engaging them at the grass roots and often commanding their daily attention. The related legal processes are both significant and complex. This unique collection of materials and commentary on cultural law covers a broad range of themes. Opening chapters explore critical issues involving cultural activities, artifacts, and status as well as the fundamental concepts of culture and law. Subsequent chapters examine the dynamic interplay of law and culture with respect to each of the core themes. The materials demonstrate the reality and efficacy of comparative, international, and indigenous law and legal practices in the dynamic context of culture-related issues. Throughout the book, these issues are presented at multiple levels of legal authority: international, national, and subnational