Augusto e la res publica imperiale: studi epigrafici e papirologici
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In
un’Europa segnata dall’avvento dei fascismi e del nazismo e
drammaticamente precipitata nella seconda guerra mondiale, la
storiografia contemporanea ha costruito una visione di Augusto e della
genesi del principato tanto solida quanto preconcetta e infondata. I
saggi raccolti in questo volume forniscono invece una ricostruzione
assai diversa, avvalorata soprattutto dai numerosi documenti epigrafici e
papirologici di recente rinvenimento. Questi, grazie anche a un serio
riesame delle fonti di tradizione manoscritta, contribuiscono alla
demolizione dei più radicati luoghi comuni sulle vicende politiche dopo
le Idi di marzo del 44 a.C., la persona di Augusto e la sua posizione
istituzionale. Ma non solo. La documentazione complessiva mette anche in
luce il profondo rapporto tra il princeps e uno dei protagonisti di
quella infuocata e tragica fase della storia costituzionale di Roma,
Marco Tullio Cicerone, tanto da poter definire il primo come il vero
erede politico del secondo e autore di una nuova forma rei publicae in
verità delineata nei celeberrimi trattati ciceroniani.