Sovraffollamento carcerario e diritti dei detenuti: Le recenti riforme in materia di esecuzione della pena
Francesco Caprioli, Laura Scomparin - Giappichelli Editore, 2015
Anteprima del libro |
Alla
duplice perentoria esortazione contenuta in Corte eur., sez. II, 8
gennaio 2013, Torreggiani e altri – ridurre il numero delle persone
detenute, in particolare attraverso una maggiore applicazione di misure
sanzionatorie non privative della libertà; creare senza indugio un
ricorso o una combinazione di ricorsi con effetti preventivi e
compensativi tali da garantire una riparazione effettiva dei danni da
sovraffollamento carcerario – il legislatore italiano ha risposto con
una serie di interventi novellistici che hanno profondamente ridisegnato
l’assetto della fase esecutiva della pena. Il riferimento è al d.l. 1°
luglio 2013, n. 78 (Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della
pena), conv. in legge 9 agosto 2013, n. 94; al d.l. 23 dicembre 2013, n.
146 (Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei
detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria), conv.
in legge 21 febbraio 2014, n. 10; al d.l. 26 giugno 2014, n. 92
(Disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei
detenuti e degli internati che hanno subìto un trattamento in violazione
dell’art. 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti
dell’uomo e delle libertà fondamentali, nonché di modifiche al codice di
procedura penale e alle disposizioni di attuazione, all’ordinamento del
Corpo di polizia penitenziaria e all’ordinamento penitenziario, anche
minorile), conv. in legge 11 agosto 2014, n. 117.
Benché l’operato
del nostro legislatore sia stato positivamente valutato dal Comitato
dei Ministri del Consiglio d’Europa nell’ambito della pilot judgment
procedure – nonché apprezzato, in seguito, dalla stessa Corte di
Strasburgo, secondo cui le recenti novelle avrebbero fatto assumere
“proporzioni meno drammatiche” al problema del sovraffollamento
carcerario in Italia –, sono numerosi gli interrogativi che restano
aperti. L’intento del volume è fornire non solo una lettura rigorosa
delle nuove previsioni di legge e dei loro primi riflessi applicativi,
ma anche valutare l’adeguatezza delle soluzioni adottate e la
possibilità di una loro tenuta nel tempo.