Procedura penale delle società
Massimo Ceresa Gastaldo - Giappichelli, 2015
L'ormai
riconosciuta inadeguatezza dei tradizionali archetipi sanzionatori
rivolti alla criminalità economica, insieme alle sollecitazioni
derivanti dalle fonti normative internazionali ed europee, ha portato il
legislatore ad introdurre nel nostro ordinamento lo responsabilità da
reato delle società. Uno dei tratti più significativi del nuovo sistema è
rappresentato dall'affidamento della materia al giudice penale. La
scelta - tradotta nella costruzione di un corpus normativo dedicato al
processo alle società, complementare all'impianto codicistico - risponde
alla dichiarata esigenza di garantire un accertamento efficace ed
attendibile di tutti gli elementi dell'illecito, assicurando al tempo
stesso all'ente imputato lo massima espansione del diritto di
partecipazione e difesa nel procedimento. Le deroghe alle regole della
giurisdizione penale operate dal d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 sono,
però, di portata tale da far dubitare seriamente dell'effettiva
intenzione garantista del legislatore. Per contro, l'analisi della
disciplina (condotta anche attraverso l'imprescindibile studio della
clinica giurisprudenziale degli istituti) svela una finalità diversa: il
forzato ampliamento della regiudicanda mira a realizzare obiettivi di
prevenzione speciale, nella convinzione che il processo penale possa
diventare il luogo della "catarsi etica" della persona giuridica.