La civiltà dei confini: pratiche quotidiane e forme di cittadinanza
La
civiltà dei confini che conosciamo da molti secoli è giunta al termine?
Nel mondo globale ci sono e ci saranno confini? Quali sono i loro
effetti sulla vita quotidiana dei cittadini? Ponendo al centro
dell'attenzione le pratiche in movimento della quotidianità, il libro
propone una teoria del confine che abbandona ogni divisione categorica
del mondo materiale dal mondo sociale. Il confine non è una linea che
divide o unisce, ma l'orizzonte di una pratica in movimento. Pensare
così aiuta a comprendere meglio il rapporto tra spazio e società. Per
poter giungere a questo risultato, il volume esamina tre tecniche
antiche e moderne per il tracciamento di confini: l'agrimensura usata
per dividere il suolo agricolo; lo zoning per dividere il suolo urbano e
il "boundary making" per dividere i territori degli Stati. Nei tre casi
le tecniche insegnano come tracciare confini, ricalcando pratiche
consuetudinarie, per farne forme di cittadinanza.