Elementi di diritto costituzionale
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"Non
sono trascorsi nemmeno due anni dalla precedente edizione di questo
manuale. Eppure da allora lo spirito del tempo è cambiato in modo
profondo. Allora scrivemmo che concepivamo questo manuale come una sorta
di palinsesto, pronto a ricevere una sovrascrittura, necessaria per più
motivi, il più urgente dei quali sarebbe stato la necessità di
adeguarlo alle modificazioni che le leggi di revisione costituzionale ed
elettorale, allora in corso di discussione, avrebbero eventualmente
introdotto. Ribadivamo però che questo è un manuale che «sta dentro la
cultura del Novecento e non concede niente di sostanziale alla novità
dei tempi, perché la polvere è ancora troppo spessa». L'idea centrale
era - e rimane - quella di riproporre le ragioni della Costituzione del
1947 come grande progetto di organizzazione politico-sociale
complessiva. Un progetto che porta dentro di sé il conflitto dal quale è
nato (si può dire che la Costituzione avrebbe voluto ridefinire i
termini del conflitto politico così come si era configurato negli ultimi
decenni dell'Ottocento), e che era stato concepito da autori che erano
perfettamente consapevoli della lotta che sulla sua
interpretazione/attuazione si sarebbe immediatamente scatenata. Che dire
ora, dopo che il processo di revisione costituzionale si è schiantato
contro l'esito del referendum del 4 dicembre 2016 e con esso il progetto
di un nuovo sistema elettorale, entrambi frutto di una concezione della
politica e delle istituzioni che - dicevano i suoi fautori - sarebbe
stata "rigeneratrice" e che avrebbe gettato alle spalle la zavorra
Otto-Novecentesca che ancora grava sulla società italiana? Si potrebbe
dire che non è cambiato nulla. Dalla retorica insistita, martellante,
del revisionismo costituzionale si è passati al silenzio totale.
L'intera vicenda riformistica, quarantennale, non è stata oggetto di un
minimo di riflessione. Da parte di (quasi) nessuno. Non dai vinti, che
avrebbero dovuto sforzarsi di comprendere perché una visione generale
della politica, e conseguentemente delle istituzioni, pensata come
palingenetica, non sia riuscita a farsi strada. Ma nemmeno dai
vincitori. Che si sono comportati come se avessero vinto una partita a
braccio di ferro. Finita la partita, finito tutto. Come se si fosse
evitato di essere cacciati da un paradiso perduto." (Dalla Premessa)