
Si
discute se la sicurezza sia o meno un diritto. Di certo è un bisogno
primario, per la persona e per la collettività. Il problema è che la sua
soddisfazione comporta vari paradossi. Il principale è che, anche
quando è complessivamente garantita (come accade nelle società
occidentali contemporanee), la sicurezza è inesorabilmente accompagnata
da un'ombra: l'insicurezza. Attualmente sono molti coloro che, sulla
scena politica e su quella mediatica, lavorano ad allargare l'ombra e a
renderla ancora più minacciosa. Nello stesso tempo non è realistico
pensare che dietro l'ombra non vi sia - mai e in nessun caso - alcun
corpo. Chi vive in una città occidentale, infatti, non può escludere la
possibilità di rimanere vittima di un reato, almeno in linea teorica, e
questo costituisce una fonte di preoccupazione e di stress con cui
bisogna confrontarsi. Soprattutto in un momento come quello presente, in
cui il terrorismo islamico, con una potenza di fuoco crescente (nella
quasi totalità dei casi simbolica ma non per questo meno dirompente),
persegue il suo obiettivo strategico: creare il panico presso il maggior
numero possibile di persone allo scopo di educare all'odio tra le
rispettive civiltà.