Fondazione ontologica del diritto e "natura della cosa"
La
prospettiva della Natur der Sache ("natura del fatto", "natura della
cosa") è rappresentata da diversi autori e da diverse scuole: Gustav
Radbruch, Werner Maihofer, Max Gutzwiller, Hans Welzel, Karl Engisch,
Herbert Schambeck. "La natura della cosa - sintetizza efficacemente
Radbruch - come forma giuridica di pensiero ha molteplici funzioni: essa
serve all'interpretazione della legge, alle creazioni destinate a
colmare le lacune della legge e infine come pensiero direttivo per la
legislazione. La vessatissima questione se essa sia da designare come
fonte di diritto è certo importante per il concetto di fonte di diritto,
ma è senza influsso sulla determinazione della propria essenza della
natura della cosa. Ma questa non è soltanto una forma giuridica di
pensiero: appartiene alla storia generale dello spirito". I testi più
significativi tradotti di alcuni di questi autori e le prese di
posizione critiche emerse successivamente nella filosofia del diritto
italiana (Norberto Bobbio, Alessandro Baratta, Enrico Opocher) sono
stati raccolti nella presente antologia, accompagnati da un'introduzione
di Alessandra Mazzei che fa il punto sulla situazione e da
un'aggiornata bibliografia curata da Tommaso Opocher.