Il potere sanzionatorio delle amministrazioni pubbliche. Uno studio critico
Salvatore Cimini - Editoriale Scientifica, 2017
Lo
studio, muovendo dall'assunto che il carattere afflittivo di una misura
non è incompatibile con l'esercizio di una funzione amministrativa,
mette in luce come le sanzioni amministrative siano espressione di un
potere autoritativo che può essere anche discrezionale. Si precisa però
che l'eventuale discrezionalità lasciata dal legislatore nell'esercizio
del potere sanzionatorio va necessariamente spesa dalla p.A. prima
dell'irrogazione delle sanzioni. Si dimostra come questa prospettiva sia
compatibile con i principi generali dell'illecito amministrativo, con
la giurisprudenza europea e con la giurisdizione di merito attribuita,
nella materia in esame, al giudice nazionale. Si chiarisce inoltre come
il riconoscimento della natura amministrativa del potere sanzionatorio
implica che ad esso si debbano applicare i principi generali del
procedimento amministrativo e si mostra come valorizzando tali principi,
in particolare il principio del giusto procedimento, ed applicando la
normativa nazionale, più che l'art. 6 CEDU, sia possibile arrivare ad
una procedura amministrativa sanzionatoria giusta ed equa.