Le ragioni della secolarizzazione. Böckenförde tra diritto e teologia politica
Anna Cavaliere - G Giappichelli Editore, 2016
Anteprima del libro |
Gli
ordinamenti giuridici moderni sono caratterizzati dal tentativo di
costruire un ordine artificiale secolarizzato. A partire dagli scritti
di Ernst-Wolfgang Böckenförde, il testo mette in luce come lo Stato
secolare rappresenti, sin dalla sua genesi storica, una struttura
costitutivamente votata alla crisi. La sua fragilità si disvela
completamente, accentuandosi, nelle democrazie costituzionali del
secondo dopoguerra. Sorte in contrapposizione alle tradizionali
narrazioni della società come organismo unitario, ed al racconto di
illusorie armonie sociali spontanee, esse puntano non alla radicale
neutralizzazione del conflitto, ma alla possibilità di renderlo
produttivo politicamente. Come il paradosso di Böckenförde evidenzia,
però, esse vivono di presupposti che non sono in grado di garantire: la
politica democratico-liberale, pur non avendo una fede privilegiata da
difendere, rivela la necessità di uno spazio simbolico condiviso, il
quale si alimenti di progetti, ideali, perfino di utopie collettive. Per
questo motivo, nelle democrazie contemporanee, le confessioni religiose
devono ridefinire la loro identità, rinunciando a posizioni di
privilegio all'interno della sfera pubblica; al contempo, la laicità non
può essere adoperata, da parte del potere politico, come una strategia
escludente, bensì come uno strumento della ragione dialogante ed un
metodo del dibattito pubblico.