Lo scioglimento degli organi elettivi degli enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata
Vito Montaruli - Edizioni scientifiche italiane, 2014
Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa degli organi elettivi degli
enti locali, introdotto nel 1991, è divenuto nel corso del tempo uno
strumento destinato a combattere non più un' emergenza criminale
temporalmente e spazialmente limitata, come riconosciuto dalla Corte
costituzionale nel 1993, ma un fenomeno endemico in ampie zone del
Meridione italiano e in pericolosa espansione in molte altre parti del
territorio nazionale. Ciò ha comportato un profondo ripensamento del
concetto di ordine pubblico rispetto al disegno originale dei
Costituenti. Illustrata analiticamente l'attuale disciplina della
materia, recentemente riformata dalla l. n. 94 del 2009, l'opera ne
indica i persistenti limiti applicativi ed evidenzia che per incidere in
modo strutturale sull'inquinamento criminale degli enti locali sia
necessario adottare rimedi di più ampio respiro che affrontino il
problema della "maladministration" nel sistema pubblico italiano,
afflitto in modo pervasivo dall'asservimento dell'apparato
amministrativo ad interessi particolari e dal conseguente spreco di
preziose risorse pubbliche.