La Costituzione finanziaria. La decisione di bilancio dello Stato costituzionale europeo
Andrea Morrone - Giappichelli, 2015
La
crisi economico finanziaria, figlia della globalizzazione
dell'economia, rappresenta una minaccia reale per gli ordinamenti
giuridici e politici contemporanei. Nel porre l'economico al posto del
politico, la globalizzazione pretende di sostituire all'ordine del
diritto costituzionale il disordine di un mercato e di una finanza senza
regole e senza centro. L'emersione di poteri tecnocratici, che dettano
regole sottratte al filtro del circuito democratico, ha cambiato natura
delle politiche pubbliche: non più prodotto di decisioni riconducibili a
un demos sovrano, ma precipitato obbligatorio di vincoli stabiliti da
calcoli ed evidenze economicistiche, create da istituzioni, senza radici
democratiche, che si propongono come un nuovo basileus. Sulle orme di
Piero della Francesca, che nella misteriosa e controversa Flagellazione
di Cristo contrappone alla passiva accettazione del martirio della
Chiesa d'Oriente la decisa volontà di fronteggiare il "nuovo tiranno"
mediante un nuovo patto costituente, le ricerche raccolte in questo
volume, segnando una linea di discontinuità nel dibattito scientifico
sul diritto della crisi, vogliono tentare di mettere a sistema le
esperienze plurime, dissociate e senza ordine che si realizzano in
Europa e negli stati costituzionali, per prefigurare le traiettorie di
una rinnovata teologia politica incentrata intorno al concetto
unificante di "costituzione finanziaria".