Giorgio Agamben - Bollati Boringhieri, 2003
Lo stato di eccezione, ossia quella sospensione dell'ordine giuridico che
siamo abituati a considerare una misura provvisoria e straordinaria, sta oggi
diventando sotto i nostri occhi un paradigma normale di governo, che determina
in misura crescente la politica sia estera sia interna degli stati. Il libro di
Agamben è il primo tentativo di fornirne una sommaria ricostruzione storica e,
insieme, di analizzare le ragioni e il senso della sua evoluzione attuale, da
Hitler a Guantanamo. Quando lo stato di eccezione tende a confondersi con la
regola, le istituzioni e gli equilibri delle costituzioni democratiche non
possono più funzionare e lo stesso confine fra democrazia e assolutismo sembra
cancellarsi. Muovendosi nella terra di nessuno fra la politica e il diritto,
fra l'ordine giuridico e la vita, dove i ricercatori non amano avventurarsi,
Agamben smonta a una a una le teorizzazioni giuridiche dello stato di eccezione
e getta una luce nuova sulla relazione nascosta che lega violenza e diritto.