Le autonomie speciali. Le vicende e i possibili sviluppi dell'altro regionalismo
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Nate
nell'immediato dopoguerra, con ordinamenti e modalità di finanziamento
del tutto particolari, le autonomie speciali si sono sviluppate seguendo
percorsi e conseguendo risultati molto diversi fra loro. Oggi esse
appaiono ai più con troppi poteri e troppe risorse, non attuali, anomale
rispetto al quadro istituzionale prevalente. L'eterogeneità delle
situazioni e la complessità della tematica non possono però essere
assunte a premessa per legittimare un generale appiattimento degli
ordinamenti regionali, equiparando le autonomie speciali alle ordinarie.
Le diversità istituzionali rappresentano infatti un elemento di
ricchezza e possono fornire, a certe condizioni, un contributo
importante per un'efficiente gestione della cosa pubblica. Questa
seconda edizione del libro riprende solo in parte i contenuti della
precedente. In particolare analizza le vicende delle autonomie speciali
con riferimento agli eventi degli anni più recenti, ricostruendo i
profili finanziari e riconducendo la loro complessità ad un quadro
interpretativo unitario, in grado di ricomprendere anche le realtà a
statuto ordinario. L'analisi conferma la presenza di incongruenze e
disparità di trattamento fra territori, così come l'ampia varietà degli
esiti che le singole regioni speciali hanno conseguito in termini di
sviluppo economico e sociale.