Italia
populista:
Marco
Tarchi
Guglielmo
Giannini e Umberto Bossi, Achille Lauro e Antonio di Pietro, le campagne della
Lega e del Msi della prima segreteria di Fini contro l'immigrazione e le
esternazioni di Cossiga, la rivolta di Reggio Calabria e gli show televisivi di
Berlusconi, i referendum radicali contro il finanziamento pubblico dei partiti
e i girotondi capeggiati da Nanni Moretti, per finire - momentaneamente - con
Beppe Grillo ossessionato dagli zombie e dal "tutti a casa": che cosa
accomuna eventi e personaggi così disparati? In varia misura discendono tutti
dal populismo, che in Italia ha avuto radici profonde e, dopo aver conosciuto
un primo momento di fulgore, in epoca fascista, si è continuamente ripresentato
nel dopoguerra sotto svariate spoglie. Un libro per capire come quella che era
considerata una pericolosa patologia possa diventare una componente connaturata
ai regimi democratici.