La Costituzione: dal pensiero politico alla norma giuridica
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Che cosa è una Costituzione? È a questa
domanda che il libro intende offrire risposte, necessariamente articolate,
delineando il processo storico da cui è scaturita l'assunzione delle
costituzioni come leggi fondamentali degli stati contemporanei. Perciò percorre
le linee del pensiero politico dell'Occidente, dall'antichità ai grandi
protagonisti della teoria costituzionale del secolo scorso. Ricostruisce il
significato che assumono le rivoluzioni del Settecento, quella americana e
quella francese, come fattori determinanti dell'immissione delle costituzioni
nelle realtà statali. Descrive le vicende che caratterizzano, nell'Ottocento e
nel Novecento, i rapporti tra stato e costituzione negli Stati Uniti, in
Inghilterra, Francia, Germania e Italia, e che segnano le fasi evolutive del
costituzionalismo, da quella liberale e borghese, a quella democratica e dello
stato sociale. Rileva i termini della dialettica sviluppatasi tra gli ideali del
costituzionalismo e lo stato monopolista della forza legale e della produzione
del diritto. Propone la tesi che la Costituzione, ogni Costituzione, sia un
principio politico che si normativizza, per trasfondere nell'ordinamento statale
i valori di cui è portatore,e che si identificano, da due secoli, nei diritti
dei cittadini, nell'eguaglianza, nella diffusione del potere.