Processi di accumulazione e degrado del «capitale intellettuale» nel governo dello sviluppo aziendale. Una prospettiva basata sulla dinamica delle risorse strategiche
Sempre più spesso oggi le fonti del vantaggio competitivo dell'impresa non risiedono in singoli fattori della produzione (sebbene disponibili in quantità limitata, difficilmente imitabili o sostituibili da parte dei concorrenti), quanto piuttosto nella capacità di saper individuare e mantenere un opportuno dimensionamento quali-quantitativo di risorse strategiche tangibili e intangibili. Tra queste ultime, il "capitale intellettuale" assume una particolare rilevanza. Per comprendere i meccanismi sottostanti all'acquisizione di un vantaggio competitivo sostenibile è necessario cogliere i processi dinamici di accumulazione e degrado del "capitale intellettuale" e delle altre risorse strategiche e i loro effetti diretti e indiretti sulle prestazioni dell'impresa. Affinché la rappresentazione di tali processi di accumulazione e degrado e delle politiche aziendali - attraverso il ricorso alla cosiddetta Dynamic Resource-Based View - sia in grado di supportare efficacemente i processi di apprendimento dei decisori, dei meccanismi sottostanti ad un governo consapevole dello sviluppo aziendale, occorre rendere esplicite le relazioni tra "risorse strategiche" e "risultati aziendali". A tal fine, il presente lavoro propone l'adozione di una prospettiva "strumentale", volta ad esplicitare come il "capitale intellettuale" - insieme alle altre risorse strategiche - sia in grado di influenzare i risultati intermedi e finali di impresa.