La II edizione del presente volume ripropone un'articolazione tripartita, con
riferimento alla procreazione, al riconoscimento della filiazione e al rapporto
giuridico tra genitori e figli. Si tratta di una organizzazione che può
consentire una rappresentazione organica dei molteplici aspetti legali della
filiazione, molti dei quali travalicano le disposizioni del diritto civile e
interessano il diritto costituzionale, quello amministrativo, le norme penali e
processuali, la disciplina scolastica e sanitaria, e così via. La stessa
impostazione, d'altro canto, ha trovato conferma nell'impianto della
recentissima l. 10 dicembre 2012, n. 219, in tema di equiparazione degli status,
che tutela il figlio in quanto tale, indipendentemente dal fatto che nasca nel
matrimonio o fuori di esso, ovvero da persone legate da vincolo di parentela. In
particolare, le disposizioni del codice civile, come novellate, riconoscono la
rilevanza giuridica della parentela naturale, prevedono un unico status di
filiazione, eliminano dal sistema la filiazione non riconoscibile e l'istituto
della legittimazione del figlio naturale. Inoltre, numerosi e rilevanti sono
stati gli interventi giurisprudenziali anche su temi di stretta attualità, che
impongono un approfondimento e uno sviluppo dei vari argomenti trattati nel
volume. Hanno interessato, inoltre, quelle proposte di legge che tentano di
aggiornare il rapporto di filiazione alla luce dei riferimenti internazionali
per eliminare quelle scorie di incostituzionalità che permangono nella
legislazione attuale. Altre questioni riguardanti la filiazione aspettano di
essere affrontate adeguatamente, come quelle poste dalla società multietnica e
dai mutamenti in atto nei rapporti sociali e nella specie familiari La seconda
parte del libro, quella dedicata al riconoscimento della filiazione, ha
necessitato un minore lavoro di aggiornamento. Il diritto comunitario incide
oramai profondamente nel regolare il rapporto di filiazione ed i diritti dei
minori, sia direttamente (si pensi alla Carta dei diritti fondamentali, o al
Regolamento 2201/2003 « Bruxelles II bis ») o indirettamente, per effetto della
tutela delle libertà assicurate dai Trattati. La scelta del metodo non è
consistita soltanto nel guardare il rapporto di filiazione dalla prospettiva
continentale, ma nel cercare di comprendere le ricadute giuridiche di alcuni
fenomeni caratteristici dei nostri giorni. Soprattutto nella parte terza,
infatti, si sono studiate le conseguenze sul rapporto di filiazione
dell'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione. Fenomeni come
l'impiego massiccio dei social network e di altri strumenti di comunicazione da
parte dei minori impone infatti al giurista di elaborare un nuovo approccio a
temi come quello della capacità di agire dei ragazzi o del rapporto tra diritti
di espressione e doveri derivanti dalla responsabilità genitoriale.