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martedì 4 giugno 2013

Quartiere e identità. Per una rilettura del decentramento a Palermo

di: Marco Picone - Filippo Schilleci


                    
Quartiere e identità. Per una rilettura del decentramento a Palermo Cos'è oggi il quartiere? Si tratta di un concetto che ha ancora senso? Che cosa s'intende per decentramento? A chi spetta il compito di ritagliare la città in parti? Questo libro non è rivolto solo agli specialisti di studi urbani, ma anche ai cittadini e a chi fa della politica il proprio mestiere. Perché un politico dovrebbe occuparsi di quartieri, tanto più che oggi la norma lo obbliga a ragionare per circoscrizioni? Perché nel quartiere sta la risposta alla disaffezione verso l'idea stessa di politica, di spazio pubblico e di decentramento che stiamo sperimentando nella società contemporanea. Il campo di applicazione delle riflessioni qui presentate è Palermo. Nel 1976 il Comune ha deliberato una suddivisione della città in 25 quartieri. Nel 1997, seguendo le indicazioni nazionali, si è passati a un nuovo ritaglio in 8 circoscrizioni. Oggi sembra che né la prima né la seconda suddivisione possano funzionare adeguatamente, soprattutto se ci si vuole confrontare con i paesaggi identitari che compongono un quadro complesso all'interno della città. Questo libro ha l'obiettivo di ridefinire il concetto di quartiere sulla base di una lettura interdisciplinare, che coniuga i campi tecnico/urbanistico, geografico/sociale e politico/amministrativo. L'obiettivo è finalizzato alla costruzione di un quadro di conoscenza da utilizzare per un'ipotesi progettuale concreta: il ripensamento del decentramento e il ridisegno delle circoscrizioni di Palermo.