Agostino Ennio La Scala
Il silenzio dell'Amministrazione finanziaria
Il volume affronta le problematiche relative alla qualificazione e alla natura giuridica del silenzio e alle conseguenze giuridiche, compresa la risarcibilità di eventuali pregiudizi ingiusti arrecati, derivanti dal comportamento di inerzia tenuto dagli uffici fiscali nei confronti di un’istanza presentata dal contribuente.
Il lavoro si compone di cinque capitoli.
Dopo aver evidenziato le peculiarità del silenzio dell’Amministrazione finanziaria
rispetto alla disciplina vigente in diritto amministrativo e messe in rilievo le
asimmetrie riscontrabili con il regime giuridico del “silenzio del contribuente”, nel primo capitolo viene delimitato l’oggetto dell’indagine e rilevata l’importanza nella materia tributaria dei principi di partecipazione e di contraddittorio in sede
procedimentale.
Nel secondo capitolo, alla luce dei principi costituzionali di legalità, capacità
contributiva e di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, di quelli statutari, nonché di quelli elaborati in sede comunitaria e internazionale, viene definito il modello ideale di dialogo tra Fisco e contribuente, ove quest’ultimo indirizzi al primo una domanda. Vengono delineati, in particolare, gli obblighi procedimentali (di inizio, svolgimento e conclusione dell’attività amministrativa) incombenti in capo all’ufficio e i rimedi a favore del privato dinanzi all’inerzia di quest’ultimo.
Il terzo capitolo riguarda il silenzio dell’Amministrazione finanziaria a seguito di
interpello. Sia di quello ordinario, soffermandosi sui presupposti, sugli effetti e sulla ratio della formula del c.d. "silenzio - assenso", che dei c.d. interpelli "obblitatori".
Il quarto capitolo ha ad oggetto le questioni attinenti al silenzio dell'Amministrazione finanziaria a seguito dell'istanza di rimborso, con particolare attenzione alla sua natura provvedimentale o meno, alla sua assimilazione ad un atto di diniego, quale strumento per l'accesso al giudice
Il quinto capitolo affronta le tematiche connesse al silenzio dell’Amministra.zione
finanziaria a seguito di istanza di autotutela, distinguendo tra ipotesi in cui l’istanza di riesame abbia ad oggetto atti tributari non definitivi e quelle in cui, invece, il provvedimento di primo grado sia divenuto ormai inoppugnabile. Con riguardo a tale delicata fattispecie, vengono analizzate le possibili frontiere del sindacato del giudice sulla fondatezza della pretesa impositiva, attraverso il ricorso avverso il silenzio sull’istanza di autotutela.