Taking the Constitution Away from the Courts
venerdì 29 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Taking the Constitution Away from the Courts
Nuovo arrivo
Nuovo arrivo
Vol. 12 - 3, 2009
POVERTA' DIFFUSE E CLASSI MEDIE
a cura di Pete Alcock e Remo Siza
Vai al sito
mercoledì 20 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Aquinas and King
a discourse on civil disobedience
Description
Charles Nemeth is the Director of Graduate Criminal Justice as well as a professor of Professional Studies at the California University of Pennsylvania.
Nuovo arrivo
Volume 74
Number 6
December 2009
Official Journal of the American Sociological Association
Vai al sito
Nuovo arrivo
Nuovo arrivo
Rivista mensile di contabilità e tributi degli enti locali e delle Regioni
11-12 Novembre / Dicembre 2009
Vai al sito
lunedì 18 gennaio 2010
BANDO DI CONCORSO
PREMI MARCO BIAGI GIOVANI STUDIOSI
MIGLIORE TESI DI LAUREA E TESI DI DOTTORATO
EDIZIONE 2010
venerdì 15 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Christopher Heath Wellman
A Liberal Theory of International Justice
A Liberal Theory of International Justice un libro di Andrew Altman - Christopher Heath Wellman
Nuovo arrivo
Relativism
Nuovo arrivo
Civil Disobediences
Poetics and Politics in Action
With incisive energy, wit, and wisdom, these powerful essays explore the intersection between poetry and politics.
"A valuable and inspiring collection that explores the cross sections of culture and politics and the art of dissent." DAVID BARSAMIAN
"Here, finally, is a book I can teach year after year without fear of its becoming dated. The intense pursuit and practice of poetry at Naropa University is astonishingly fresh and alive in this collection by the crème-the-la-crème of the avant-garde. Students, poets, and, for that matter, anybody interested in ideas can spend a useful eon dreaming herein. As my old master, Ted Berrigan says "You have to be true, and you owe everything to your feelings, and you have to make sure you get them right". This book doesn't just get them right, it puts them to work in the fantastic universe, in gorgeously erudite, playful, and painful explorings" - ANDREI CODRESCU
"Here is the true Department of Peace, Intellectual thought and devotion to poetry as activist goodwill. Prayers for the warmongers" - THURSTON MOORE
"This is a book one can feast on, an exciting collection of poetry, ponderings, interviews, reminiscences, by a brilliant assemblage, including Allen Ginsberg, Michael Ondaatje, Amiri Baraka. The exstraordinary piece by Sonia Sanchez and Ed Sanders's "A Tribute to Sappho" are alone worth the price of admission." - HOWARD ZINN
Nuovo arrivo
Nuovo arrivo
Nuovo arrivo
martedì 12 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Bollettino Tributario d'Informazioni
Quindicinale di dottrina legislazione giurisprudenza consulenza
Indice annata 2009 (30 Dicembre 2009)
Evento
Campi di forza:
Percorsi confinati di migranti in Europa
Ombre Corte, 2009
Università degli studi di Palermo
Facoltà di Lettere e Filosofia
Complesso polididattico –
Edificio 19 - Aula 10
Via delle Scienze
Lunedì 18 gennaio 2010
ore 16,30
Ne discutono con l’autrice:
Vincenzo Guarrasi
Marco Antonio Pirrone
Fulvio Vassallo Paleologo
È impossibile comprendere la specificità delle attuali politiche europee di controllo delle migrazioni, senza confrontarsi con il grande tema dei luoghi di confinamento, in cui centinaia di migliaia di persone vengono oggi costrette semplicemente perché sprovviste di un regolare documento di soggiorno. Che si tratti di centri di detenzione istituzionali e militarizzati o di zone di concentramento informali, questi luoghi sono tutti espressione del medesimo tentativo di governo della mobilità dei migranti, che ormai da diversi anni l'Unione europea sta praticando. Dallo studio dei "centri di detenzione" e delle "zone di concentramento" di Malta, Slovenia, Lampedusa, Francia e Grecia, emerge un modello di confinamento pieno di contraddizioni, e dalle caratteristiche assolutamente nuove, in cui fondamentali sono le scelte e i desideri di chi vede imbrigliata, ma non annullata, la propria mobilità all'interno di "percorsi confinati" e "campi di forza".
lunedì 11 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Benito Alàez Corral
Nacionalidad y ciudadanìa
Nuovo arrivo
Editores: Centro de Estudios Políticos y Constitucionales
Año de publicación: 2008
País: España
Idioma: Español
ISBN: 978-84-25914-23-2
Nuovo arrivo
Health, Luck, and Justice
Nuovo arrivo
The invisible constitution
Nuovo arrivo
Bimestrale di approfondimento sulla normativa tributaria
Novembre / Dicembre 2009
n. 6
Vai al sito
Nuovo arrivo
Nuovo arrivo
venerdì 8 gennaio 2010
n. 1 del 4 Gennaio 2009
Il Fisco - Approfondimento
- La valutazione delle attività immateriali: implicazioni las nei bilanci civilistici
- Trattamento fiscale del lease back: prevalenza della sostanza sulla forma
- Profili Iva della cessione del contratto di riassicurazione
- Transazione fiscale e disponibilità dell'obbligazione tributaria
- Frode carosello e abuso del regime del margine nel commercio di autoveicoli
- Giurisprudenza e Prassi tributaria
Il Fisco - Pratica e Attualità
- Incentivi alla patrimonializzazione delle società: chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate (circ. n. 53/2009)
- Proroga dei termini per l'accertamento in caso di violazioni penalmente rilevanti (circ. n. 54/2009)
- Compensabilità delle ritenute Irpef subite da associazioni professionali e società di persone (circ. n. 56/2009)
- éro,e omdocazopmo deòò'Agenzia delle Entrate sulle compensazioni dei crediti Iva (circ. n. 57/2009)
- Rubrica dei quesiti
- rassegna delle Giurisprudenza e della Prassi
Nuovo arrivo
Quindicinale di dottrina legislazione giurisprudenza consulenza
N. 23 del 15 Dicembre 2009
Vai al sito
giovedì 7 gennaio 2010
Nuovo arrivo
I diversi volti dell'eutanasia
Prospettive teologiche, etiche e giuridiche
A cura di
Alessandro Argiroffi
Paolo Becchi
Anna Pia Viola
Daniele Anselmo
Il libro affronta le problematiche dell'eutanasia e del suicidio medicalmente assistito nel contesto della sofferenza nella fase terminale della vita. Le possibilità di differire tecnologicamente la morte grazie alle nuove conoscenze medico-scientifiche impongono una nuova riflessione su tematiche che tuttavia sono da sempre presenti nel pensiero umano. Antropologi, filosofi, teologi e giuristi dalle loro differenti prospettive affrontano nei saggi qui raccolti i temi della vita-che-finisce tentando di oltrepassare la contrapposizione tra fedi e saperi e ponendo le condizioni di un incontro fondato sul rispetto della dignità umana.
lunedì 4 gennaio 2010
Nuovo arrivo
Fondata da Benvenuto Griziotti
Settembre 2009
Pubblicazione trimestrale
Anno LXVIII - n. 3
Vai all'indice
Evento
Ritardo nell’avvio della spesa e deficit di partenariato.
Sabato 9 GENNAIO 2010
ore 10.30 - 17.30
Centro culturale
Via delle Calcare
CALTANISSETTA
Due temi strettamente connessi sono da sottoporre ad attenta e urgente riflessione:
1. lo stato della spesa dei Fondi strutturali 2007-2013, il ritardo nell’avvio della spesa e il rapporto con la situazione finanziaria della Regione, che è stata tentata nel passato e può essere indotta nel presente a risolvere lo stato di crisi con l’utilizzazione impropria delle risorse europee;
2. la partecipazione degli attori territoriali e locali, innanzitutto la partecipazione dei Comuni, secondo il dettato delle regole europee, al processo di utilizzazione dei Fondi europei per lo sviluppo dei territori e della Regione, piuttosto che per finalità ordinarie e per sopperire alle difficoltà finanziarie.
Nei lavori del Cantiere il primo tema costituirà il contesto per un’analisi del secondo, con la inalità di discutere l’avvio della spesa dei Fondi dell’Asse 6 del FERS, che in queste settimane sta per essere avviata, con la costituzione delle coalizioni territoriali e con la proposta dei programmi relativi (PISU e PIST).
L’ascolto della voce dei Sindaci è il più importante obiettivo della giornata di lavoro del Cantiere.
1. Lo stato della spesa e il ritardo dell’avvio.
Non si hanno ancora valutazioni compiute sull’utilizzo dei Fondi della tornata precedente, relativi al 2000-2006 e che sono stati utilizzati fino allo scorso mese di giugno, ma il Rapporto SVIMEZ 2009 valuta che oltre il 40% di detti fondi sono stati destinati a “progetti coerenti”, ossia ai cosiddetti progetti di sponda, che hanno finanziato opere o attività già realizzate con risorse altre, di fatto non rispettando il dettato delle regola europea dell’”addizionalità” della spesa per lo viluppo prevista dai regolamenti, e condizione della capacità di creare sviluppo.
Difficile pensare che l’utilizzazione dei Fondi 2007-2013 partendo con un tale significativo itardo, che va verso la metà del tempo destinato alla spesa, possa raggiungere traguardi migliori rispetto al 2000-2006 e non cada nella trappola della fretta e della cattiva qualità della spesa per lo sviluppo o, ancora peggio, attraverso il meccanismo dei “progetti coerenti”, vada surrettiziamente a finanziare la spesa ordinaria di una regione con i conti non in ordine e con rilevanti problemi di deficit di bilancio, come è la Regione siciliana.
Il ritardo nell’avvio della spesa e il rischio di “disimpegno automatico” – ossia il rischio di dovere restituire le somme che non sono state impegnate e spese entro i termini stabiliti dai regolamenti – incoraggia il ricorso all’utilizzo della rendicontazione attraverso i “progetti coerenti”, e la situazione di difficoltà finanziarie ordinare della regione siciliana incoraggia all’utilizzazione dei fondi recuperati attraverso i progetti coerenti per finalità di spesa corrente, sottraendole agli investimenti destinati allo sviluppo.
2. Il partenariato e il ruolo dei Comuni
partenariato degli attori locali.
I Fondi europei sono destinati a territori (regioni, aree provinciali e comunali e territori locali) e
debbono essere programmati, gestiti e monitorati sulla base di un partenariato diffuso e a molti livelli.
Per intendere il cuore della questione si deve riflettere sulla circostanza che la Regione o i Dipartimenti regionali che gestiscono i Fondi sono appunto “Autorità di gestione” e non beneficiari o, fuori dal lessico europeo, destinatari e proprietari utilizzatori dei Fondi. La Regione e i Dipartimenti debbono “gestire” fondi che vanno ai territori e ai beneficiari finali, e debbono gestire tali fondi senza mai abbandonare il metodo partenariale.
Il partenariato a cui è tenuta la Regione, autorità di gestione dei Programmi operativi regionali del FERS e de FSE innanzitutto, ma anche dei Fondi per l’Agricoltura, riguarda gli attori economici e sociali e riguarda gli attori istituzionali, primi tra tutti i Comuni e le Province della Regione. La qualità del partenariato non è mai stata particolarmente alta nel Mezzogiorno e in Sicilia in particolare, e a volte si è anche ridotta a una pratica burocratica, quasi solo necessaria per la finale rendicontazione.
La Regione si è esercitata spesso con eccessiva determinazione a riportare ad un centralismo regionale l’articolazione del processo. Ma ci sono stati nel passato anche alcuni spazi di autonoma iniziativa dei comuni e delle province e le politiche territoriali del POR 2000-2006 hanno anche dato esempi di buona capacità dei territori di essere autonomi autori del proprio sviluppo. Senza generalizzare e con molta cautela alcuni PIT hanno operato secondo le regole europee e hanno incarnato con intelligenza ed efficacia il partenariato istituzionale, esprimendo intelligenza e capacità progettuale di sviluppo dal basso. Il processo di predisposizione dei Piani strategici, ancora in corso, presenta anch’esso sotto questo profilo luci ed ombre. Oggi esiste il rischio di annullamento anche delle “luci”, in merito alla partecipazione alla spesa dei Fondi europei da parte dei Comuni e delle Province e in generale delle aggregazioni territoriali, come conseguenza del ritardo nell’avvio della spesa e della necessaria maggiore concitazione e fretta che deriva dal restringimento dei tempi.
La fretta e l’“emergenza”, per evitare il “disimpegno automatico”, ossia la perdita di quote delle risorse per non rispetto dei tempi, conducono facilmente alla centralizzazione e all’annullamento della partecipazione degli attori locali.
Inoltre si intravede il rischio di una tentazione del centro nazionale di sostituire Regioni efficienti e ritardatarie, con ulteriore aggravamento del problema che stiamo ponendo. Ci sono già inquietanti segnali in tale direzione.
Il ritardo nell’avvio della spesa, dunque, se da un lato determina il rischio del ricorso ai progetti “coerenti” (progetti di sponda) e della commistione tra utilizzo dei fondi per le finalità di sviluppo e cattivo loro utilizzo per colmare vuoti e difficoltà della spesa ordinaria, dall’altro incide su uno degli aspetti più delicati della qualità della spesa, ossia sul partenariato che dovrebbe accompagnare tutto il processo e ancora più direttamente sulle politiche territoriali previste dal Programma Operativo della Regione.
Riteniamo che siano i Comuni e gli enti territoriali che dovrebbero in prima battuta discutere il problema e proporre indirizzi e soluzioni, anche aiutando la Regione ad uscire da uno stallo e da un immobilismo che non è più tollerabile.
Il Cantiere sui Fondi strutturali e la partecipazione vuole porre il problema, a partire da una riflessione tecnica di contesto sullo stato della spesa e dei tempi e sul rapporto tra la spesa complessiva, le politiche territoriali e il ruolo del partenariato istituzionale. Si tratta innanzitutto di dare voce agli enti locali sul tema.
L’idea è di avviare una serie di incontri per discutere la questione nel dettaglio dei problemi territoriali, perché il rapporto tra accorciamento dei tempi conseguenti al mancato avvio del processo di spesa e rischio di cattiva qualità della spesa e utilizzazione effettiva dei Fondi si misura con i problemi che i territori, i Comuni, i gruppi di Comuni e le aggregazioni territoriali e le Province hanno e sono in grado di elaborare.
Si tratta di fare un lavoro che aiuti la Regione a rispondere ai propri doveri e a non perdere in modo definitivo la scommessa dei fondi per lo sviluppo.
Un’altra storia, dall’opposizione, vuole avviare un processo di governo, che serva al governo o che, in alternativa, denunci senza ambiguità le inadempienze di un governo che non riesce ad essere “autorità di gestione” di una occasione storica – ed ultima – di utilizzazione di risorse che l’Europa destina alla Sicilia per lo sviluppo dell’economia e della vita civile.
Per queste ragioni il Cantiere è aperto non solo alle forze e ai Sindaci dell’opposizione, nei cui confronti si vuole essere punto di riferimento e di aggregazione, ma anche alle forze e ai Sindaci di governo, perché la virtuosa utilizzazione delle risorse per lo sviluppo riguarda governo ed opposizione, Sindaci di destra e di sinistra – e di Lista civica – dal momento che lo sviluppo è per sua natura – o meglio ha una base fondamentale che per sua natura – è bipartisan.
L’eventuale incapacità di svolgere il ruolo che la Regione così come gli enti territoriali locali debbono svolgere invece è ovviamente politica e si porta dietro l’appartenenza politica di cui si deve democraticamente rendere conto agli elettori.