Giurisprudenza romana nei papiri. Tracce per una ricerca
Il
volume contiene saggi dedicati alla circolazione e alla trasmissione
del sapere giurisprudenziale romano nella tarda antichità. Punto di
vista privilegiato è la presentazione e l'esegesi dei frammenti
papiracei e pergamenacei riferibili al periodo compreso tra il III e il V
secolo. I frustuli recano testi di contenuto ed estensione varia:
monografie degli autori della giurisprudenza classica (Ulpiano); testi
greci (o grecolatini) editi autonomamente, a commento di testi latini;
testi greci (o grecolatini) di cui è incerto se siano commenti a testi
latini o trattati autonomi; escerti da autori e opere diverse, testi
adespoti e anepigrafi, glosse marginali e interlineari di considerevole
estensione. Anche la loro veste grafica e libraria sono variegate:
scritture correnti (corsive greche e latine); scritture librarie tipiche
del libro tardoantico, come l'onciale (anche nella sua versione
'giuridica' tutta di concezione orientale); libri di pergamena sottile e
bianca sapientemente impaginati e confezionati, codici di papiro di
notevoli dimensioni, con margini ampi per essere annotati; codici di
formato piccolo e mediopiccolo, allestiti con papiro e pergamena di più
scarsa qualità.