La tutela giurisdizionale dei diritti. Art. 2907
L'autore
compie una completa ed articolata disamina circa i principi che
regolano l'esercizio della funzione giurisdizionale nell'attuale
ordinamento, alla luce sia delle norme costituzionali (artt. 24 e 111),
che hanno ripreso e rafforzato la regola contenuta nell'art. 2907 c.c.,
sia della disciplina processuale, quale recepita dal codice di rito alla
stregua della migliore tradizione della scienza processuale (Parte I,
Sez. I); segue una attenta descrizione critica delle linee essenziali
del sistema nel quale la funzione si estrinseca e dei suoi confini
(Parte I, Sez. II). Alla stregua di queste coordinate poi si esamina più
direttamente il tema dell'identificazione della domanda giudiziale e
dei suoi effetti, cercando di svolgere, con coerenza, il principio
comunemente recepito secondo il quale l'oggetto del processo s'incentra
sul diritto soggettivo: si giunge così a escludere che la causa petendi
sia di per se stessa elemento d'identificazione della domanda,
superandosi la vecchia (ora inadeguata) idea ricostruttiva fondata
ancora sull'actio d'impostazione romanistica, con tutte le conseguenze
che ne derivano, soprattutto in tema di concorso di azioni e di diritti,
infine di modifica della domanda (Parte II, Sez. I). Conclude il volume
una valutazione delle preminenti forme di tutela che l'ordinamento
riconosce alle singole situazioni soggettive, in relazione alle diverse
tipologie di lesione (Parte II, Sez. II).