Indagini preliminari e giudizio di primo grado: Commento alla legge 23 giugno 2017, n. 103
Giovanni Paolo Voena, Carlo Fiorio, Silvia Buzzelli, Elena Valentini, Daniele Vicoli, Fabio Salvatore Cassibba, Barbara Lavarini, Chiara Perini, Serena Quattrocolo, Arturo Capone, Guido Todaro
G Giappichelli Editore, 5 mar 2018Anteprima |
Un lungo iter parlamentare ha preceduto la riforma della giustizia
penale approvata con la legge 23 giugno 2017, n. 103, velleitaria
collezione di norme eterogenee sia per contenuto, sia per tipologia.
Norme processuali e sostanziali si alternano, prive di un disegno
unitario, alcune immediatamente precettive, altre destinate
all'attuazione delegata. Il presente volume offre un quadro dell'impatto
che la riforma sta avendo sul procedimento di primo grado, a partire
dalla sua fase preliminare. La difficile reductio ad unum della
slabbrata strategia legislativa è oggetto del saggio introduttivo
scritto da Giulio Illuminati. Segue l'esame critico delle modifiche
normative, raggruppate intorno a quattro principali poli tematici: in
primo luogo, la posizione dell'imputato incapacitato a seguire il
procedimento che lo riguarda, la ricalibratura del diritto a conferire
col difensore e di partecipare fisicamente al dibattimento; in secondo
luogo, la ridefinizione normativa della fase conclusiva dell'indagine,
preliminare, con novità in tema di limiti temporali per l'avvio
dell'azione penale, di archiviazione della notizia di reato e di
avocazione del procedimento da parte del procuratore generale; in terzo
luogo, l'intervento sui riti speciali e, in particolare, le modifiche
riguardanti il giudizio abbreviato nonché l'introduzione di una nuova
modalità di definizione anticipata del procedimento a seguito di
riparazione del danno, con aperture a pratiche di mediazione; infine, la
riscrittura dell'art. 546 comma 1 lett. e c.p.p. che disciplina con
maggior analiticità il contenuto della motivazione, sì da agevolare il
compito degli impugnanti nella selezione dei punti e dei motivi di
doglianza, da indicare a pena di inammissibilità come stabilisce il
novellato testo dell'art. 581 c.p.p