Nel
breve tempo trascorso dalla precedente edizione sono cambiate molte
cose, sia sul piano legislativo, sia su quello giurisdizionale. L'evento
di maggiore rilevanza è certamente il tentativo non riuscito di
modificare il testo costituzionale in parti fondamentali; in primo luogo
nella struttura del Parlamento, creando un sistema tendente al
monocameralismo, ma lasciando al Senato la competenza ad intervenire in
numerose materie. Si creava in questo modo un sistema assai complesso,
che rischiava di peggiorare il complesso procedimento legislativo.
Viceversa, il progetto di riforma avrebbe semplificato la distribuzione
delle competenze legislative statali e regionali, la cui disciplina,
modificata nel 2001, dà continuamente luogo a controversie
costituzionali. Anche la preordinata soppressione delle province non è stata portata a compimento; cosicchè tali enti intermedi, che erano
stati privati di molte competenze, dovranno probabilmente
essererivitalizzati.