Essere pericolosi: Giudizi soggettivi e misure personali
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Dove
va il diritto penale, quali sono i suoi itinerari attuali e le sue
prevedibili prospettive di sviluppo? Ipertrofia e diritto penale minimo,
affermazione simbolica di valori ed efficienza utilitaristica,
garantismo individuale e funzionalizzazione politico-criminale nella
lotta alle forme di criminalità sistemica, personalismo ed esigenze
collettive, sono soltanto alcune delle grandi alternative che l'attuale
diritto penale della transizione si trova, oggi più di ieri, a dover
affrontare e bilanciare. Senza contare il riproporsi delle tematiche
fondamentali relative ai presupposti soggettivi della responsabilità
penale, di cui appare necessario un ripensamento in una prospettiva
integrata tra dogmatica e scienze empirico-sociali. Gli itinerari della
prassi divergono peraltro sempre più da quelli della dogmatica,
prospettando un diritto penale "reale" che non è più neppure pallida eco
del diritto penale iscritto nei principi e nella legge. Anche su questa
frattura occorre interrogarsi, per analizzarne le cause e prospettarne i
rimedi. La collana intende raccogliere studi che, nella consapevolezza
di questa necessaria ricerca di nuove identità del diritto penale, si
propongano percorsi realistici di analisi, aperti anche ad approcci
interdisciplinari. In questo unitario intendimento di fondo, la sezione
Monografie accoglie quei contributi che guardano alla trama degli
itinerari del diritto penale con un più largo giro d'orizzonte e dunque -
forse - con una maggiore distanza prospettica verso il passato e verso
il futuro, mentre la sezione Saggi accoglie lavori che si concentrano,
con dimensioni necessariamente contenute, su momenti attuali o incroci
particolari degli itinerari penalistici, per cogliere le loro più
significative spezzature, curvature e angolazioni, nelle quali trova
espressione il ricorrente trascorrere del "penale ".