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martedì 26 giugno 2018

Sezione Diritto penale

Reati contro l'amministrazione della giustizia

Anteprima
"Come già negli altri volumi manualistici dedicati da questo editore alla parte speciale del codice penale - Bondi-Di Martino-Fornasari, 'Reati contro la pubblica amministrazione' e Manna, 'Reati contro la persona' - anche in questa occasione si è voluto privilegiare un'ottica rivolta alla miglior fruizione possibile da parte del «lettore naturale», ovvero degli studenti. Questo fa sì che si sia cercato di trattare la materia senza banalizzarne il tasso di complessità, ma fornendo innanzi tutto, più che un esame trattatistico, le necessarie chiavi di lettura, partendo dal riferimento alla storia e alla Costituzione, e utilizzando la giurisprudenza e la dottrina senza pretese di esaustività, ma come modelli esplicativi delle disposizioni e dei concetti. Le domande per la verifica della comprensione del testo e la guida per ulteriori approfondimenti sono concepiti come strumenti per agevolare da un lato il candidato all'esame e dall'altro lo studente, o il dottorando, che si accinga a preparare la tesi. Si è scelto consapevolmente di affrontare solo la tematica dei delitti, e non delle contravvenzioni, contro l'amministrazione della giustizia, che pure sono disciplinate dal codice penale agli artt. 684 e 685, poiché queste ultime rappresentano fattispecie davvero bagatellari, come dimostrano sanzioni detentive di pochi giorni di arresto, poste in alternativa a sanzioni pecuniarie il cui ammontare raggiunge a fatica quello previsto per un divieto di sosta o per la mancata obliterazione del biglietto dell'autobus. È invece di estremo interesse l'analisi dei delitti che vengono qui trattati, le cui fattispecie danno testimonianza del tipo di sensibilità che il legislatore manifesta nel tutelare il «servizio giustizia», dovendo mediare in mezzo a molte difficoltà tra esigenze di efficienza ed esigenze di garanzia. Di ciò si è cercato di dar conto, puntando in primo luogo, proprio pensando allo studente come fondamentale interlocutore, a dare nozioni utili alla sollecitazione di un apprendimento critico. In questa seconda edizione, si è dovuto in particolare tener conto delle novità normative rappresentate dal nuovo delitto di frode in processo penale e depistaggio (art. 375) e dalle nuove circostanze speciali dell'art. 384-ter, nonché di alcuni importanti arresti giurisprudenziali, come per esempio quello volto a riconoscere rilievo alla famiglia di fatto nell'ambito dell'applicazione dell'art. 384. In conclusione, dobbiamo esprimere un ringraziamento al professor Sergio Bonini per il prezioso lavoro di coordinamento svolto." (dalla Premessa)